venerdì, Marzo 7, 2025

TSMC espande la produzione di chip a 2 nm all’estero: una svolta per gli Stati Uniti

di Manuel De Pandis

TSMC

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TSMC, il colosso taiwanese della produzione di semiconduttori, ha confermato l’intenzione di avviare la produzione di chip con tecnologia a 2 nanometri (nm) anche al di fuori di Taiwan. Questa decisione segna una svolta significativa, soprattutto per gli Stati Uniti, che mirano a rafforzare la loro indipendenza nella produzione di semiconduttori avanzati.

Una mossa strategica per la sicurezza e l’innovazione

La scelta di TSMC di ampliare la produzione all’estero, con impianti previsti negli Stati Uniti e in Europa, risponde alla crescente domanda di chip avanzati e alle pressioni geopolitiche che richiedono una diversificazione delle sedi produttive. La tecnologia a 2 nm rappresenta un passo avanti cruciale, garantendo:

  • Maggiore efficienza energetica, con consumi ridotti fino al 30% rispetto ai chip a 3 nm.
  • Prestazioni superiori, ideali per applicazioni AI, automotive avanzato e dispositivi mobili di ultima generazione.
  • Riduzione della densità dei transistor, consentendo di realizzare processori più potenti in dimensioni compatte.

Questi vantaggi posizionano i chip a 2 nm come il futuro delle tecnologie avanzate, con applicazioni che spaziano dai data center ai dispositivi di consumo.

TSMC ha già iniziato i lavori per un impianto di produzione a Phoenix, in Arizona, che diventerà uno dei primi siti a produrre chip a 2 nm fuori da Taiwan. L’impianto, che rappresenta un investimento miliardario, è parte di una strategia più ampia per soddisfare la domanda del mercato americano e rafforzare le catene di approvvigionamento locali.

Oltre agli Stati Uniti, si parla anche di possibili siti in Germania, con focus sulle applicazioni automotive, e in Giappone, per supportare il mercato asiatico.

L’espansione internazionale di TSMC potrebbe ridisegnare gli equilibri del settore, garantendo:

  • Maggiore stabilità nelle forniture, evitando interruzioni legate a eventi geopolitici o disastri naturali.
  • Competizione accelerata, spingendo altre aziende, come Samsung e Intel, a sviluppare soluzioni simili per restare competitive.
  • Avanzamenti tecnologici più rapidi, grazie a un accesso più ampio alle tecnologie di ultima generazione.

La produzione di chip a 2 nm è prevista per il 2025 negli impianti taiwanesi, mentre i siti esteri dovrebbero essere operativi entro il 2026. Questa tempistica consentirà di soddisfare la domanda crescente di processori avanzati per applicazioni che richiedono prestazioni sempre maggiori.

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