L’ AI rivoluziona Google Workspace. Sono infatti previste alcune funzionalità avanzate nei piani Business ed Enterprise senza la necessità di componenti aggiuntivi. Questa integrazione consente alle aziende di utilizzare strumenti come Gemini per automatizzare e semplificare diverse attività. L’obiettivo principale è quello di migliorare la produttività. Dalla creazione di testi e immagini alla generazione di fogli di calcolo, fino all’ottimizzazione dell’audio durante le videoconferenze.
Microsoft 365: nuove possibilità per l’ AI, ma a un prezzo più alto
Prima, le aziende dovevano pagare un extra per accedere alle funzionalità AI. Ora, con Gemini integrato nei piani, il costo mensile per la versione Business è di 14 dollari. Si tratta di un’opzione più economica rispetto ai 32$ richiesti in passato per l’aggiunta dell’IA. Ma comunque superiore al vecchio piano base senza intelligenza artificiale (12$ al mese). Le tariffe aggiornate entreranno in vigore dal 17 marzo 2025. Ma i piccoli clienti aziendali, almeno per ora, non subiranno variazioni. Google mira così a favorire l’adozione dell’AI generativa, considerata essenziale per le attività lavorative moderne.
Anche Microsoft investe nell’intelligenza artificiale, rendendola disponibile nei piani consumer di Microsoft365 Personal e Family. Le persone ora possono utilizzare Copilot per semplificare attività quotidiane in Word, Excel, PowerPoint e OneNote. Designer, invece, consente di creare e modificare immagini, aggiungendo un ulteriore livello di personalizzazione. Questi strumenti promettono di migliorare l’esperienza d’uso. Fino a rendere più rapide operazioni complesse come analisi di dati o progettazione grafica.
L’accesso a queste funzionalità ha però un costo. I prezzi mensili aumentano di 3€, portando Microsoft 365 Personal a 10€ e Family a 13€. Anche gli abbonamenti annuali subiscono un rialzo, rispettivamente a 99 e 129€. I piani senza AI, come il Basic, invece restano disponibili ma non includono gli strumenti innovativi offerti da Copilot e Designer. Microsoft giustifica l’aumento dei prezzi sottolineando il valore aggiunto delle nuove funzionalità, che portano l’AI direttamente nelle mani degli utenti.