sabato, Aprile 12, 2025

FAKE: tassa sul libretto di circolazione, ecco la verità

di Rossella Vitale
Presunta Tassa sul libretto di circolazione: ecco la verità

Una notizia ha scosso molti automobilisti italiani. Si parlava di una presunta tassa obbligatoria per aggiornare la carta di circolazione. Secondo quanto riportato da alcune fonti, l’importo variava tra 25 e 50 euro. Il mancato pagamento avrebbe comportato pesanti sanzioni o addirittura il blocco del veicolo. La news è diventata subito virale. Su internet e social media si sono moltiplicate le polemiche. Alcuni siti hanno diffuso informazioni dettagliate sui costi e sulle modalità di pagamento. Ma era davvero così? No, perché questa storia è una bufala. Nessuna normativa prevede una tassa legata al possesso o all’aggiornamento del libretto di circolazione. L’ACI ha smentito categoricamente. Anche il Ministero dei Trasporti ha confermato: la notizia è falsa. Eppure, la notizia ha continuato a circolare, generando preoccupazioni inutili.

Cosa c’è davvero da sapere sulla finta tassa

Perché questa bufala sulla tassa ha avuto tanto successo? Probabilmente perché ha toccato un tema sensibile: le spese per gli automobilisti. In un contesto di continui aumenti su assicurazioni e carburanti, l’idea di una nuova tassa ha subito trovato terreno fertile. Ma bisogna chiarire: non c’è nulla da pagare. Non esiste alcuna nuova normativa o obbligo per aggiornare la carta di circolazione. Nessun automobilista rischia multe o il fermo del proprio veicolo per questa ragione.

È importante fare attenzione a ciò che leggiamo online. Spesso notizie false possono sembrare credibili, soprattutto se condivise in massa. In questi casi, verificare le fonti ufficiali è essenziale. L’ACI e il Ministero dei Trasporti hanno già confermato che la notizia è infondata, che la tassa non esiste. Quindi, niente paura. Gli automobilisti italiani possono continuare a usare il proprio libretto senza timori. Diffondere chiarimenti come questi aiuta a fermare la disinformazione. La prossima volta che si legge una notizia simile, meglio fermarsi e riflettere: è davvero possibile che una tassa del genere sia passata inosservata? La risposta, in questo caso, è chiara: no. È tutto finto. Meglio non farsi ingannare.

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