Annie Altman, sorella del fondatore e CEO di OpenAI, Sam Altman, ha intentato una causa federale contro il fratello, accusandolo di abusi sessuali che risalirebbero al periodo tra il 1997 e il 2006, quando Annie era ancora minorenne. La denuncia, presentata in una corte federale del Missouri, include gravi accuse di stupro, aggressione sessuale, molestie e altre forme di abuso. Secondo quanto riportato, gli abusi sarebbero iniziati quando Annie aveva solo tre anni. Sebbene le accuse siano state già sollevate pubblicamente in passato, questa è la prima volta che Annie intraprende un’azione legale formale.
Annie Altman e l’accusa verso il fratello
La causa si fonda su una legge del Missouri che permette alle vittime di abusi sessuali durante l’infanzia di fare causa fino a dieci anni dopo il loro 21º compleanno. Annie, che ha recentemente compiuto 31 anni, ha avviato l’azione legale subito dopo il suo compleanno. Nel documento, la sorella di Sam Altman descrive le gravi conseguenze psicologiche e fisiche subite, tra cui disturbo da stress post-traumatico, depressione e angoscia emotiva. La richiesta di Annie include un risarcimento di oltre 75.000 dollari, cifra minima per un caso federale di questo tipo, con la possibilità di danni punitivi.
Sam Altman ha risposto categoricamente alle accuse, negandole attraverso una dichiarazione congiunta con la sua famiglia, che sostiene di aver cercato di supportare Annie nel corso degli anni, anche con aiuti finanziari. La famiglia definisce le accuse come “profondamente offensive e del tutto false”, sottolineando di aver scelto di non rispondere pubblicamente per rispettare la privacy della sorella e la propria, ma ora, con l’avvio del processo legale, non hanno altra scelta che affrontare la situazione.
Questo caso arriva in un periodo di grande visibilità per Sam Altman, con la sua azienda OpenAI al centro del dibattito globale sull’intelligenza artificiale. Il processo potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla sua famiglia, ma anche sul suo patrimonio e sulla sua immagine pubblica.