Dazi auto elettriche cinesi: cosa cambia per i prezzi europei?

La decisione della Commissione Europea di imporre nuovi dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina è ormai sempre più vicina. Nonostante il poco tempo, pare che le case automobilistiche stiano cercando di rassicurare i loro consumatori sui possibili aumenti. MG e BYD hanno infatti dichiarato che, almeno fino alla fine dell’anno, i prezzi delle loro vetture elettriche non subiranno variazioni. Ciò vale in tutta Europa, Italia inclusa. Anche l’introduzione di un nuovo dazio del 35,3% che andrà a sommarsi alla tariffa doganale del 10%, MG ha garantito che per ora i prezzi saranno uguali. Ma l’anno prossimo?

Questo non significa infatti che gli aumenti non arriveranno in futuro. MG, il marchio cinese più venduto qui in Europa, prende le decisioni sui prezzi mese per mese, lasciando quindi aperta la possibilità di cambiamenti. Per ora sembra solo prevalere la strategia di attesa. Probabilmente resta ancora la speranza che la situazione tra Bruxelles e Pechino si risolva senza l’applicazione definitiva dei dazi.

Gli effetti dei dazi sui marchi europei che producono in Cina

Non solo le case cinesi saranno colpite dai nuovi dazi. Come discusso molto negli ultimi tempi, anche le case europee che producono auto in Cina per poi venderle in Europa dovranno fare i conti con l’aumento delle tariffe. Sono in molto che hanno espresso il loro disappunto per la mossa presa sui dazi. Cupra, per esempio, costruisce la nuova Tavascan in uno stabilimento Volkswagen in Cina e ha dichiarato che farà il possibile per mantenere invariati i prezzi delle consegne nel 2024, nonostante la definizione dei dazi come “punitivi”. Non potranno però contenere i costi tanto a lungo se le cose dovessero cambiare. Allo stesso modo, Volvo ha preso misure per evitare impatti sul prezzo del SUV elettrico EX30, annunciando il trasferimento della produzione in Belgio entro il 2025. Come incideranno questi dazi sul mercato delle auto elettriche in Europa? Nonostante le promesse iniziali, i consumatori potrebbero presto vedere un incremento dei prezzi, se non verranno trovate soluzioni politiche o produttive alternative.

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