Immaginate di ordinare cibo d’asporto e vedere un piccolo robot che lo consegna a casa vostra. No, non è il trailer di un nuovo film di fantascienza. Si tratta di una nuova iniziativa che si sta diffondendo a Los Angeles. Ci sono dei veicoli contenitivi caratterizzati da una guida autonoma. Sono anche dotati di un display che fa da “occhi“. Ma da dove arrivano?
A realizzare questi mini-cargo è stata l’azienda Serve Robotics. Sono stati realizzati soprattutto per consegnare il cibo a domicilio e negli Stati Uniti rappresentano una pratica ormai ampiamente diffusa. Il loro tasso di crescita aumenta sempre di più tanto che si sta ipotizzando una diffusione di suddetti nuovi “rider” anche nella nostra Penisola.
Ora alcuni mini robot possono consegnare la cena d’asporto
L’idea di fondo è che per consegnare cose così piccole, come con le consegne di cibo, non ha senso utilizzare vetture molto grandi. Dunque, Serve Robotics è intervenuta ideando un piccolo veicolo che può contenere 50 litri. Si tratta di una specie di piccolo robot in grado di effettuare, in autonomia, consegne in un raggio di qualche chilometro (4 per la precisione). Il dispositivo è in grado di camminare da solo sul marciapiedi e riesce anche ad attraversare passando sulle strisce, rispettando anche i semafori.
Tra le località in cui maggiormente si sono diffusi i nuovi rider robot troviamo California e Los Angeles. Ad usufruire di tale servizio ci sono diverse piattaforme affiliare ad Uber Eats. E non solo. Si sono aggiunti anche i minimarket 7eleven ed anche Shake Shake, una nota catena di fast food.
In molti si sono chiesti come sia possibile per tali mini robot andare in giro su marciapiedi con intoppi e soprattutto non codificati. A tal proposito, l’azienda è intervenuta affermando che anche se si parla di guida autonoma, è comunque possibile intervenire a distanza in caso di necessità. A tal proposito, è presente un “command center” che permette di gestire i dispositivi su tutto il territorio.
Al momento è in atto una sorta di fase di test. Durante quest’ultimi vengono raccolte anche diverse informazioni che permettono di migliorare il modello AI che si trova alla base della guida dei mini robot.
Riguardo i tempi di consegna, sembra che al momento questi appaiono più alti di quelli di un rider “classico” che si muove in bici. Inoltre, i costi relativi a tale tecnologia potrebbero risultare troppo elevati. A tal proposito, Serve Robotics ritiene che dopo i dovuti test il costo per la consegna sarebbe all’incirca di un dollaro. Dunque, inferiore rispetto a quanto dovrebbe essere pagato un rider che fornisce la sua disponibilità 24 ore al giorno.