La vendita di auto online sta subendo un ridimensionamento. Gli automobilisti continuano a preferire il contatto diretto e personale quando si tratta di acquistare un veicolo. Ciò è dovuto a diversi fattori che rivelano una forte preferenza per l’esperienza fisica e tangibile nel processo decisionale.
Il mercato online funziona bene per molte categorie di prodotti. Eppure, per acquisti importanti come quello di un’auto la situazione sembra diversa. I potenziali acquirenti desiderano vedere, toccare e provare la vettura di persona prima di procedere.
Gli utenti preferiscono acquistare le auto dal vivo
Il settore automobilistico aveva grandi aspettative riguardo alla vendita online. Si credeva che tale meccanismo avrebbe rivoluzionato il mercato eliminando la necessità di costosi showroom fisici. Brand come Volvo e Mercedes avevano previsto che una porzione significativa delle loro vendite sarebbe avvenuta tramite canali online. Eppure, tali previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche. La risposta dei consumatori, infatti, non ha soddisfatto le aspettative.
Anche Tesla, pioniera nelle vendite di auto online, sta osservando un numero crescente di clienti che preferiscono visitare i punti vendita fisici. Durante l’ecobonus 2024, il configuratore dell’azienda di Elon Musk ha reso più facile per gli utenti personalizzare finanziamenti e leasing, ma la tendenza a visitare fisicamente i concessionari rimane forte.
Nonostante i risultati deludenti rispetto alle aspettative, i produttori automobilistici continuano a investire nella trasformazione digitale. La presenza online è stata potenziata, offrendo ai consumatori la possibilità di configurare le auto e accedere a un vasto mercato di veicoli usati tramite piattaforme digitali. È importante considerare che il problema delle truffe online rappresenta un ulteriore ostacolo. Ad esempio, il “quishing“, un tipo di phishing tramite QR Code, sta diventando una minaccia sempre più comune. Suddetto metodo colpisce anche le stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Qui i truffatori sostituiscono i QR Code legittimi con falsi, indirizzando le vittime verso siti fraudolenti per ottenere informazioni sensibili.