La recente collaborazione tra Apple e OpenAI ha suscitato la reazione infuocata di Elon Musk, che aveva minacciato di vietare l’uso degli iPhone nelle sue aziende. Gli sviluppi odierni sembrano dimostrare che il detto “can che abbaia non morde” è ancora valido.
Una causa apparsa e scomparsa dai tribunali
Tre mesi e mezzo fa, Musk aveva annunciato l’intenzione di intentare causa contro OpenAI, cofondata da lui stesso e attualmente guidata da Sam Altman. L’obiettivo dichiarato era di costringere l’azienda a ritornare alla sua missione originale di sviluppare un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) a beneficio dell’umanità, senza perseguire profitti. Però poi Musk ha ritirato la causa.
Le ragioni dietro questa decisione rimangono sconosciute. Il fatto che il querelante abbia ritirato la causa non esclude comunque la possibilità che possa ripresentarla in futuro. “Questo caso è stato archiviato per costringere OpenAI ad aderire all’accordo costitutivo e a ritornare alla sua missione di sviluppare l’AGI a beneficio dell’umanità, non a beneficio personale dei singoli imputati e della più grande azienda tecnologica del mondo”, si legge nella dichiarazione ufficiale.
Secondo alcuni esperti intervistati dalla CNBC a marzo, la causa si basava su fondamenta legali fragili, poiché il contratto contestato non era un accordo formale firmato da tutte le parti coinvolte. Un’udienza era prevista il 12 giugno 2023, a San Francisco, rendendo il tempismo del ritiro della causa particolarmente intrigante.
La tensione tra Musk e OpenAI si è intensificata negli ultimi mesi, in gran parte a causa delle divergenze sulla direzione che l’azienda stava prendendo. Musk ha criticato OpenAI per aver deviato dalla sua missione senza scopo di lucro verso una struttura più orientata al profitto, soprattutto in seguito alla partnership con Apple, considerata da Musk come un passo ulteriore verso la commercializzazione dell’AGI.
La vita di OpenAI va avanti insieme ad Apple
Nonostante il ritiro della causa, la questione resta aperta. Musk potrebbe decidere di riprendere l’azione legale in futuro, soprattutto se riterrà che OpenAI continui a deviare dalla sua missione originale. Intanto, la partnership tra Apple e OpenAI prosegue, nonostante le critiche e le minacce di Musk.