Nell’ambito delle crescenti controversie che circondano l’azienda di Mark Zuckerberg, emergono nuovi sviluppi significativi. Dopo le recenti speculazioni riguardo all’integrazione di fotocamere IA negli auricolari, Meta si trova ora a fronteggiare un rinvio imposto dall’Irish Data Protection Commission (DPC).
Meta e il suo progetto IA in Europa: tutto sospeso
Il 14 giugno 2024, attraverso un aggiornamento pubblicato sul blog ufficiale di Meta, è stato reso noto che la DPC ha chiesto all’azienda di sospendere l’addestramento dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con contenuti pubblici condivisi da utenti adulti su Facebook e Instagram. Questa richiesta rappresenta un duro colpo per Meta, che si è dichiarata “delusa” dalla decisione, sottolineando di aver già informato le autorità di protezione dei dati europee a marzo 2024.
Meta ha criticato la decisione dell’Irish Data Protection Commission definendola “un passo indietro per l’innovazione europea e la concorrenza nello sviluppo dell’IA”, sottolineando che tale rinvio ritarderà ulteriormente i benefici dell’intelligenza artificiale per le persone in Europa. L’azienda ha ribadito il suo impegno a sostenere un “approccio conforme alle leggi e ai regolamenti europei”.
Questa sospensione mette temporaneamente in stand-by il progetto di Meta AI in Europa, in attesa di ulteriori sviluppi, inclusi quelli legati alle richieste dell’Information Commissioner’s Office del Regno Unito. Nel frattempo, ricordiamo che nel maggio 2024, Meta aveva inviato una comunicazione via e-mail agli utenti dei suoi social network, compresi quelli italiani, annunciando l’aggiornamento della propria Informativa sulla privacy in vista dell’espansione dell’IA. La mail conteneva un link denominato “diritto di opposizione“, utile per chi desidera evitare che i propri dati vengano utilizzati per l’addestramento degli LLM. Dopo aver cliccato sul link, agli utenti viene chiesto di compilare un form, che potrebbe richiedere l’inserimento ripetuto di codici di sicurezza.
L’UE dalla parte dei cittadini e non delle aziende
Le modifiche previste dovevano entrare in vigore il 26 giugno 2024, ma ora, a causa della sospensione decisa dalla DPC, in Europa tutto è rinviato a data da destinarsi.
Parallelamente, Meta è stata recentemente colpita da una multa milionaria inflitta dall’Antitrust italiano. L’AGCM ha accusato Facebook di due pratiche commerciali ingannevoli riguardanti la creazione e la gestione degli account sui social network Facebook e Instagram. Questo rappresenta un ulteriore grattacapo per l’azienda, già sotto pressione per le questioni legate alla protezione dei dati e alla regolamentazione dell’IA in Europa.