Il futuro dei processori va sempre più incontro al processo di miniaturizzazione dei transistor, allo stato attuale è in fase di messa a punto il nodo a 3nm, del quale TSMC sarà la principale produttrice, ma nel corso dei prossimi anni si andrà incontro ad una progressiva riduzione delle dimensioni fino al raggiungimento del massimo limite possibile per il silicio.
Ovviamente i maggiori produttori di chip dovranno intraprendere la produzione di circuiti a due nanometri nel futuro prossimo, tra questi figura anche Qualcomm, la nota azienda stando alle ultime indiscrezioni arrivate direttamente dall’amministratore delegato Cristiano Amon, sta considerando l’opzione di usare due fornitori per i prossimi Snapdragon a 2 nm.
Se non è TSMC è Samsung
La dichiarazione di Amon lascia poco spazio a interpretazioni, basta conoscere ben il mondo dei semiconduttori, al netto da un po’ di anni la gara è sostanzialmente a due, TSMC e Samsung infatti costituiscono lo stato dell’arte della fabbricazione di chip e dei processi produttivi con le loro fonderie, ovviamente la gara si fonda sulla qualità dei loro prodotti e sulla resa dal momento che dal punto di vista dell’avanzamento tecnologico le due aziende vanno di pari passo, possiamo dire però che negli ultimi 3 o 4 anni TSMC ha una marcia in più, sebbene in passato fosse Samsung a detenere lo scettro.
Di conseguenza ora non rimane che attendere per capire se Samsung dopo la sbandata dei 5 e 4nm troverà la quadra che spera, non a caso promette faville per i suoi futuri Exynos 2500, cosa che potrebbe convincere Qualcomm a far produrre i futuri Snapdragon anche a Samsung, cosa che gioverebbe all’azienda dal momento che aumenterebbe le scorte disponibili e da inviare a tutti i partners che inseriscono nei loro device una CPU Snapdragon 8 o X, nonostante tutto probabilmente dovremo attendere il 2025 inoltrato per sapere come andrà.