Insieme a POCO F5 (che abbiamo recensito qui) abbiamo avuto modo di provare anche la versione più performante, ovvero POCO F5 Pro. Novità di quest’anno, almeno per l’Italia, prende il testimone dalla versione base e diventa lui il best buy, però ad un prezzo più elevato. Ha difatti tutte le carte in regola per essere considerato un puro top di gamma, al netto di un prezzo inferiore (e di molto) rispetto agli omologhi di altri produttori, nonostante abbia molte caratteristiche in comune con il fratello minore.

Confezione

Nessuna sorpresa nella confezione che come il modello base prevede cavo USB-A/USB-C, cover di protezione e lalimentatore da 67W.

Costruzione e design

Le dimensioni sono sempre corpose, ma a livello di design si discosta e anche in modo sensibile dalla versione base. Cambia la disposizione del modulo fotocamere, ora più sporgente e che sbilancia lo smartphone, che deve essere appianato dalla cover. Il modello in prova è in bianco lucido, scivoloso e comunque sofferente alle ditate, ma in maniera minore. La versione bianca lucida può piacere e non piacere, ma è più gradevole rispetto a POCO F5 base. Inoltre è certificato IP53.

POCO F5 Pro

Nel profilo inferiore troviamo lo slot per le due SIM, l’ingresso per la USB Type C, uno speaker di sistema che collabora con il secondo speaker posto nel profilo superiore, infine il sensore ad infrarossi. I due profili laterali prevedono un tasto di accensione e il bilanciere del volume, mentre il profilo sinistro è totalmente liscio. Le dimensioni sono di 162,7 x 75,4 x 8,5 mm e pesa 204 grammi. Non è semplice da maneggiare, per ingombro e scivolosità, piuttosto obbligatorio l’uso della cover e l’utilizzo di due mani. La struttura è in fibra di carbonio ai lati del corpo in vetro. La cornice sottile è impreziosita da un’esclusiva DECO in metallo.

Lo schermo e l’audio

Rispetto al fratello minore troviamo il primo upgrade. Lo schermo è più bello e performante, la risoluzione WQHD+ arriva fino a 3.200 x 1.440 pixel. Il pannello è sempre un AMOLED, così come il refresh rate è fino a 120Hz. Troviamo questa volta al di sotto un sensore di impronte digitali molto reattivo, così come lo è il riconoscimento con il volto della fotocamera anteriore. La diagonale di POCO F5 Pro rispetto al modello più economico non cambia, sempre da 6,67 pollici. Troviamo il Corning Gorilla Glass 5, supporto HDR10+, Dolby Vision ed elevata luminosità fino a 1.400 nits, per poter consultare i contenuti in qualsiasi situazione di luce. Molto bene anche l’audio, sia in capsula, sia nell’ascolto dagli speaker.

Hardware & Software

Poco da dire anche sul lato hardware. Il telefono è performante, fluido, scattante, un puro top di gamma. Non dispone dell’ultimo chipset, ma i valori lasciano il tempo che trovano. Nella realtà dei fatti è un top di gamma fluido e scattante, che non teme il confronto con modelli dotati di chipset più recenti. Diverse le configurazioni, si parte dalla 8/256 GB, alla 12/256 GB fino alla 12/512 GB. In prova abbiamo la configurazione mezzana, con la possibilità di espandere la RAM virtualmente di ulteriori 7 GB, benché non ce ne sia il bisogno. La batteria è più generosa, con 5.160 mAh e carica rapida da 67W, con la possibilità di carica wireless da 30W. A bordo lo Snapdragon 8+ Gen 1 di Qualcomm. Infine Android 13 e MIUI 14 for POCO. Nel complesso l’utilizzo è fluido, il device scattante e l’amperaggio maggiore è necessario ad alimentare un display più assetato e alcune caratteristiche più dispendiose. Infine anche lui dispone di un efficace sistema di dissipazione, che non fa scaldare il telefono nemmeno nelle app più impegnative.

Il reparto fotografico

Sulla carta il reparto fotografico di POCO F5 Pro è il medesimo del modello base, con la differenza che si possono registrare video fino a 8K a 24 fps, così come si può arrivare a 4K a 60fps, mentre il fratello minore non va oltre i 30fps. Un punto a favore del dispositivo che si dimostra così completo per qualsiasi utilizzo, anche nella fotografia. Non sarà un camera phone, ma ci si potrà destreggiare tra foto e video, con risultati ottimi ad un prezzo contenuto rispetto i tipici top di gamma. Bene anche i selfie. Troviamo una fotocamera principale con stabilizzatore ottico ed elettronico da 64 Mpixel, una fotocamera grandangolare da 8 Mpixel e una macro da 2 Mpixel, oltre i selfie a 16 Mpixel. Peccato infine che i video con la fotocamera anteriore si fermino a 1080p a 60 fps.

Conclusioni

Come già detto sono tre le configurazioni di questo modello. Il best buy è decisamente la versione con meno memoria da 8/256 GB. A 579 euro si può ottenere tutto ciò che si può desiderare da uno smartphone: foto più che buone, ottime performance e ottimo reparto multimediale. Le altre due configurazioni sono vendute rispettivamente a 629 euro e a 649 euro. Attualmente non si sente il bisogno di dover acquistare un dispositivo con un maggior quantitativo di RAM, dunque la versione 8/256 GB risulta la più appetibile. Il taglio di memoria in prova è sicuramente ragguardevole, ma non accattivante come il rapporto qualità prezzo di quella poco inferiore. POCO F5 Pro con 8 GB di RAM si dimostra così il nuovo Best Buy della serie POCO F5.

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