un’IA in grado di leggere i tuoi pensieri

Gli scienziati giapponesi hanno creato una macchina che può scrutare nella tua mente con incredibile precisione. Un’intelligenza artificiale studia i segnali elettrici nel cervello per capire esattamente quali immagini qualcuno sta guardando e persino pensando.

La tecnologia apre le porte a strani scenari futuri, come quelli ritratti nella serie ‘Black Mirror‘, dove chiunque può registrare e riprodurre i propri ricordi.

Scienziati in Giappone nel gennaio 2018 hanno annunciato di aver sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di decodificare i modelli nel cervello per ricreare ciò che una persona vede o immagina. Ciò ha permesso loro di creare immagini di qualsiasi cosa, da semplici forme e lettere o cassette della posta

La svolta si basa sulle reti neurali, un modo per simulare il modo in cui funziona il cervello. Queste reti possono essere addestrate per riconoscere i modelli nelle informazioni, inclusi discorsi, dati di testo o immagini visive e sono la base per un gran numero di sviluppi nell’IA negli ultimi anni.

Usano input dal mondo digitale per imparare, usando come i servizi di traduzione linguistica di Google, il software di riconoscimento facciale di Facebook e i filtri live di modifica delle immagini di Snapchat.

Un metodo per comunicare per chi non può

La rete neurale profonda del team di Kyoto è stata addestrata utilizzando 50 immagini naturali e i corrispondenti risultati fMRI di volontari che le stavano osservando.

I risultati sono stati fatti dai ricercatori del Kamitani Lab dell’Università di Kyoto, guidati dal professor Yukiyasu Kamitani.

Utilizzando questi dati, la macchina è stata in grado di ricostruire gufi, aerei, vetrate colorate e cassette postali rosse dopo che tre volontari hanno fissato le immagini. Ha anche prodotto immagini di oggetti tra cui quadrati, croci, pesci rossi, cigni, leopardi e palle da bowling che i partecipanti hanno immaginato.

Anche se la precisione variava da persona a persona, la svolta apre una “finestra unica sul nostro mondo interno“, secondo il team di Kyoto. La tecnica potrebbe teoricamente essere utilizzata per creare filmati di sogni ad occhi aperti, ricordi e altre immagini mentali.

Potrebbe anche aiutare i pazienti in stati vegetativi permanenti a comunicare con i propri cari.

FONTEdailymail
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