Canone RAI 2023

In Italia ci sono cose impossibili da “evitare”, e una di questa è il canone RAI,  una vera e propria tassa ideata dallo stato italiano. Si tratta di una tassa di possesso, che deve essere pagata a tutti coloro che hanno una TV in casa in grado di “decodificare” il segnale dell’antenna, e quindi della RAI.

Anche se per anni considerato “preferenziale” (da cui il termine canone), è assolutamente fondamentale per il finanziamento del servizio nazionale e anche delle casse dello Stato, che a loro volta “tassano” questi tributi.

Finora il canone Rai costa 90 euro, opportunamente dilazionati in 10 rate da 9 euro l’una, e fino alla fine di quest’anno la tassa tv sarà legata alla bolletta elettrica della luce. Di questi 90 euro, 16 finiscono nelle casse dello Stato e i restanti 74 rappresentano il “guadagno effettivo” per il servizio pubblico.

Ecco quando è previsto l’esonero dal pagamento

Sono previste diverse forme di esonero, ovvero categorie di soggetti che non possono pagare il canone RAI, compilando un modulo disponibile direttamente presso l’Agenzia delle Entrate.

Gli over 75 con reddito annuo inferiore a 8000 euro, agenti diplomatici, funzionari o consolari, funzionari di organizzazioni internazionali o militare o civile straniero non residente in Italia, di nazionalità straniera, appartenenti alle forze NATO dislocate in Italia possono chiedere l’esenzione, ma anche chi non ha la TV.

In tal caso, oltre al suddetto modulo, dovrà essere compilato un modulo di dichiarazione alternativo, e il tutto dovrà essere inviato con lettera raccomandata all’Agenzia delle Entrate (Ufficio Agenzia delle Entrate di Torino 1, SAT – Sportello Abbonamenti TV – Casella) o tramite Posta PEC a cp22.sat@postacertificata.rai.it o attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate.

FONTEwireservice
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