Netflix, passo indietro sulle nuove misure per la condivisione dell'account La nuova strategia annunciata da Netflix al fine di vietare agli iscritti la condivisione dell’account ha suscitato un malcontento generale che sembra essere arrivato forte e chiaro alla diretta interessata. A quanto pare, infatti, Netflix ha fatto un passo indietro sospendendo  l’attuazione delle nuove misure.

Netflix contro la condivisione degli account: facciamo chiarezza!

 

Dopo aver condiviso un comunicato che forniva informazioni sulle nuove misure mirate a contrastare la condivisione della password degli account tra più utenti, Netflix fa chiarezza sugli aggiornamenti in arrivo.

Un portavoce dell’azienda, durante una dichiarazione a The Streamable, ha precisato che il comunicato pubblicato in precedenza è stato aggiornato e che le nuove misure, per il momento, saranno attuate soltanto in Perù, Costa Rica e Cile. 

Entro aprile sarà sicuramente fatta maggiore chiarezza su quelle che saranno le sorti degli abbonati anche nel resto del mondo. Di certo Netflix continuerà a lavorare alla strategia da applicare perfezionando l’idea di permettere agli utenti di utilizzare un’unica password per nucleo domestico.

Dunque, tenendo conto di quanto emerso nei giorni passati, a partire dai prossimi mesi gli utenti potranno condividere la password di un account soltanto se appartenenti allo stesso nucleo domestico. Il criterio al quale la piattaforma farà affidamento per stabilire la regolarità degli accessi sarà il controllo della rete Wi-Fi. Proprio per questo, forse per errore o forse no, la stessa piattaforma consigliava ai suoi iscritti di accedere alla piattaforma tramite la rete Wi-Fi al quale è associato il profilo almeno una volta ogni 31 giorni.

In caso di accesso con rete differente il colosso richiederà la verifica dell’account. Un codice a quattro cifre sarà inviato all’account principale e dovrà essere prontamente inserito dall’utente che desidera accedere.

 

Articolo precedenteApplicazioni svuota conto in banca: ecco le più letali in circolazione
Articolo successivoMonete rare: 2.500 euro con un esemplare da 1 euro, ecco quale