Viaggi interstellari, ecco quando potremo farli secondo la scienza

Riusciremo mai a fare uno di quei viaggi interstellari visibili solo nei film di fantascienza? Chissà. Intanto un esperto del settore ci dice la sua in merito. Il nome è Hank Pernicka, si tratta di un dottore nonché Distinguished Teaching Professor di ingegneria aerospaziale presso il Missouri S&T, e forse sta per darci delle buone notizie (forse).

Viaggi interstellari: quanto manca al futuro?

Pernicka ha spiegato che, per poter intraprendere un viaggio nello spazio profondo, bisognerebbe superare molte sfide tecnologiche e scientifiche. Innanzitutto, la tecnologia per viaggiare a velocità così elevate, da permetterci di raggiungere questi luoghi, ancora non esiste. Inoltre, bisognerebbe affrontare la sfida delle radiazioni cosmiche, che potrebbero causare danni irreparabili alla salute umana.

Il viaggio stesso potrebbe durare anni, se non decenni, e bisognerebbe garantire la sicurezza e la sopravvivenza dei viaggiatori (due tasti piuttosto dolenti) durante questo lungo periodo di tempo. La sfida più grande sarà quella di creare un ambiente adatto alla vita umana lontano dalla Terra.

“Se prendiamo come esempio TOI 700, un esopianeta simile al nostro svelato recentemente dalla NASA, si trova a 100 anni luce di distanza da noi. Ciò significa che se sviluppassimo un veicolo spaziale che riuscisse a viaggiare alla velocità della luce, ci vorrebbero comunque 100 anni per raggiungere tale destinazione”, ha detto Pernicka. Poi prosegue: “Pensate alla Voyager 1. Ha intrapreso un viaggio straordinario nel lontano 1977, superando ogni aspettativa della NASA, percorrendo oltre 20 miliardi di km a 610 mila km/h, ma che non sono ancora lontanamente paragonabili alla distanza di nemmeno un anno luce”.

Intanto l’esperto consiglia di non scoraggiarci, poiché la scienza e la tecnologia progrediscono sempre di più, e non si può mai dire quale sarà il futuro. Non bisogna mai smettere di sognare, altrimenti che vita sarebbe senza sogni?

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