Aumenti previsti per il 2023

Le tariffe telefoniche aumenteranno durante il 2023, lo riporta Il Sole 24 Ore, che spiega come siano stati Tim e Wind i primi ad annunciare questi nuovi piani tariffari. Come previsto, le associazioni dei consumatori hanno subito annunciato battaglia: si sono mossi infatti Agcom e Antitrust, chiedendo un intervento immediato.

Si sta parlando sopratutto a non limitare la scelta degli utenti che non possono recedere dal contratto senza sostenere costi aggiuntivi. Questo perché, a parere degli operatori telefonici, si tratterebbe di una modifica contrattuale unilaterale che non darebbe luogo alla possibilità di risoluzione contrattuale senza penali.

Per ora, Vodafone e Ilíad non sembrano seguire la stessa strada, ma non sarà per molto. Infatti gli aumenti arriveranno a partire dal 2024, quando sarà possibile modificare “in qualsiasi momento le tariffe applicate ai propri servizi, adeguandole al tasso di inflazione annuo dell’Istat“.

Hai ancora tempo

Sui siti di Tim e Wind Tre sono riportate le modifiche contrattuali che interessano l’utente. Nel caso di Tim si parla di tasso maggiorato annualmente, “in percentuale pari all’indice di inflazione rilevato dall’Istat, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, più un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali“. In totale, l’aumento non può superare il 10%. Per evitare questi aumenti, puoi rescindere il tuo contratto fino al giorno di scadenza che è fissato al 31 marzo 2023.

Wind Tre sottolinea che, “in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat nell’ottobre dell’anno precedente“, sarà possibile aumentare il prezzo mensile “di importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari ad almeno il 5% se tale variazione è inferiore a tale percentuale”.

FONTEmorrischia
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