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Lo sviluppo di sistemi di propulsione efficaci è essenziale per il successo di ambiziose missioni spaziali, come quelle verso la Luna e Marte e verso le zone più lontane del sistema solare e oltre. Per questo motivo, gli ingegneri della NASA addetti alla ricerca sulla propulsione hanno costruito e testato il primo motore a detonazione rotante (RDRE).

La detonazione, o combustione supersonica, è essenziale per il funzionamento di un motore a detonazione rotante, che consente di generare una spinta maggiore con meno carburante. Dato l’attuale stadio di sviluppo, il progetto assume un significato ancora più importante per la difficoltà di controllare le detonazioni e le onde supersoniche create all’interno di una camera di combustione.

La NASA sta testando un nuovo motore

Il concetto di questa tecnologia risale agli anni ’50, anche se è sempre stato più idealistico che pratico. In alternativa ad altre tecnologie in fase di ricerca, come quella nucleare termica di cui abbiamo parlato recentemente o quella classica a combustione “chimica” che ha sempre caratterizzato tutti i razzi costruiti dall’uomo, questo tipo di motore potrebbe essere utilizzato per alimentare sia lander umani che veicoli interplanetari verso destinazioni spaziali lontane, come la Luna e Marte.

Nel 2022, gli ingegneri del Marshall Space Flight Center della NASA e del suo partner principale, IN Space LLC, hanno lanciato l’RDRE e verificato i risultati. L’RDRE ha raggiunto il suo obiettivo primario perché ha dimostrato che l’apparecchiatura stampata in 3D può funzionare in modo affidabile per lunghi periodi di tempo nonostante le circostanze difficili create dalle esplosioni. Il successo dei test rappresenta un passo importante verso l’utilizzo di questa tecnologia sui futuri veicoli spaziali, che consentirà alla NASA e al settore spaziale commerciale di trasportare carichi utili più pesanti verso destinazioni spaziali più profonde e quindi di rendere i viaggi nello spazio più ecologici.

L’RDRE si è rivelato un successo, quindi gli esperti della NASA stanno cercando di migliorarlo creando una versione più robusta e totalmente riutilizzabile del motore.

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