carburanti Non ne esce niente di positivo dal nuovo incontro tra le associazione di categoria che rappresentano i benzinai e il Governo. Infatti, a quanto pare, è stato confermato lo sciopero del 25 e 25 gennaio, così come anche confermato da Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica durante una conferenza stampa.

Il presidente nazionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi, ha riconosciuto lo sforzo per ridurre le sanzioni previste dal decreto trasparenza, ma rimane ancora l’obbligo di esporre il cartello con il prezzo medio regionale di benzina e diesel.

Questo, per Bearzi, è un segnale decisamente negativo, così come il messaggio che arriva alle persone: “Il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo.”

 

 

Carburanti, dopo la conferma dello sciopero le associazioni chiedono un confronto con la premier Meloni

Giuseppe Sperduto, presidente della Faib, ha aggiunto che non c’è mai stata una vera apertura da parte del Governo. Al netto di ciò, le associazioni chiedono di parlare direttamente con la premier in carica Giorgia Meloni.

Per il momento lo sciopero è confermato, perché oggi non abbiamo visto le aperture che ci erano state prospettate. Ce l’abbiamo messa tutta per non dare disagi ai cittadini, ma il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nel tavolo precedente. Vogliamo incontrare il presidente Meloni.

Lo sciopero è revocabile, affinché si trovi però una soluzione, cosa molto difficile al momento. Si sta valutando la possibilità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti per limitare disagi agli automobilisti, in quanto è importante sapere che rimarranno chiusi anche i self-service.

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