Amazon, in America basta cedere i dati personali per fare soldi

Non stiamo scherzando, è tutto vero. Siamo abituati a ricevere le notizie più assurde dall’America, ma questa le supera tutte. Negli Usa per guadagnare 10 dollari al mese su Amazon basta “vendere” i propri dati personali.

Amazon: le polemiche verso l’azienda

A porre luce sulla questione è stato il giornalista Taylor Wimberly su Twitter. Egli ha spiegato che Amazon starebbe proponendo ad un numero ristretto di clienti un buono spesa da due Dollari al mese in cambio del traffico dati del loro smartphone attraverso una VPN. Questa trasferirebbe quindi qualsiasi ricerca fatta sul web ai server dell’azienda.

Lo scopo della richiesta è di tracciare le pubblicità visualizzate da ogni singolo utente, così da correggere e migliorare la visualizzazione degli annunci e il loro posizionamento sulle pagine web. Amazon fornirà di conseguenza i dati degli utenti al colosso fondato da Jeff Bezos in cambio di una cifra minima.

L’idea parte dal progetto Amazon’s Shopper Panel, un programma su invito che consente ai partecipanti di ottenere fino a dieci Dollari al mese. Questo in cambio dell’invio delle ricevute dei propri acquisti attraverso un’apposita app, la condivisione dei propri dati con Amazon, e la partecipazione a delle indagini statistiche.

Inutile dire che il programma in questione ha sollevato un’infinità di critiche che vergono soprattutto sulla poca equità tra richiesta e compenso. La cosa più assurda è che i dati richiesti da Amazon possono essere utilizzati come prove in tribunale. Dunque si tratta di documenti strettamente privati, che di solito è “vietato” condividere con terzi o addirittura con servizi, istituzioni o aziende come Amazon.

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