DJI ha presentato un paio di mesi fa la sua nuova serie Mavic Enterprise, dedicata al mondo professionale, disponibile in due versioni: Mavic 3E per alte prestazioni di imaging e Mavic 3T dotato di fotocamera termica.

Noi abbiamo avuto la possibilità di testare il Mavic 3E con il kit base per un po’ di settimane. Questo drone vi consente di coprire vaste aree come campi e montagne, in maniera davvero veloce, grazie anche alla presenza dell’otturatore meccanico nella camera principale.

Nella confezione:

Come scritto poco fa, il modello da noi in prova è il kit base del Mavic 3E, DJI ha dotato i suoi modelli Enterprise di una valigetta solida e dalle giuste dimensioni, con all’interno la gomma schiuma e gli scomparti necessari per poter proteggere tutta la vostra attrezzatura. Al suo interno troviamo:

  • Mavic 3E;
  • Radiocomando DJI RC Pro Enterprise;
  • Batteria;
  • Caricatore a 100W con due porte US-C;
  • MicroSD Lexar da 64 GB;
  • Chiavino esagonale;
  • Eliche di ricambio;
  • Vari cavi di alimentazione;
  • Manuale di istruzione;

Design e materiali:

La prima cosa che si nota, è che esteticamente il Mavic 3E sembra esattamente come il Mavic 3 Classico, tranne che per alcuni dettagli.

Nella parte superiore del drone troviamo una porta Type-C che serve a collegare i vari moduli disponibili per questo dispositivo, come lo speaker o i fari LED, tuttavia, questi sono accessori che vengono venduti separatamente dal kit standard.

Sempre sulla parte superiore troviamo una luce stroboscopica e le eliche, se pur identiche al Mavic 3 Classico, sono intercambiabili, ma sul modello Enterprise sono leggermente più rigide.

Infine, mentre sul M3 trovavamo una “museruola” per proteggere le camere, una volta richiuso il drone, qui troviamo una copertura in plastica, che è si semplice da mettere e levare, tuttavia dobbiamo essere onesti, preferiamo il sistema a “museruola” usato sul Mavic 3 Classic.

Per il resto, design, materiali e dimensioni sono identici al Mavic 3 Classico che abbiamo già recensito per voi, trovate la recensione cliccando QUI.

Radiocomando RC Pro Enterprise:

Il radiocomando DJI RC Pro Enterprise esteticamente è uguale al DJI RC Pro, tuttavia la CPU al suo interno è quattro volte migliore. Invece, le prestazioni della GPU sono sette volte migliori, infatti con l’aggiornamento della mappatura di grandi aree non farete andare in crash il vostro controller. Inoltre questo radiocomando integra un microfono che supporta la sintesi vocale e può collegarsi allo speaker da poter acquistare a parte.

DJI RC Pro Enterprise viene fornito con il software DJI Pilot 2, un’interfaccia di volo Enterprise rinnovata, che migliora l’efficienza e la sicurezza delle operazioni. Non abbiamo riscontrato nessun rallentamento o bug da parte del software che è sempre fluido e l’interfaccia di navigazione è estremamente intuibile.

Fotocamere:

DJI Mavic 3 Enterprise è dotato di due camere:

  • Fotocamera grandangolare da 20 MP con sensore CMOS da 4/3, dotato di otturatore meccanico con velocità dell’otturatore fino a 1/2000 di secondo, che riduce notevolmente la sfocatura e migliora la precisione della mappatura;
  • Camera tele che supporta uno zoom ibrido fino a 56x, con sensore CMOS da mezzo pollice;

Grazie a questo otturatore meccanico e alle prestazioni del M3E, è possibile acquisire le immagini a intervalli di soli 0,7 secondi, che è un valore notevole su questo tipo di drone. Ciò vi consente di velocizzare i tempi per la mappatura di una zona per creare un modello 3D, in quanto il drone non deve fermarsi per scattare ogni foto.

Praticamente il M3E può andare alla massima velocità mentre scatta le foto, visto che l’intervallo è meno di un secondo e si finisce comunque con l’avere dei scatti dall’aspetto eccezionale che non hanno alcun effetto tapparella su di essi o sfocatura, sono super nitidi.

Come programmare una missione 3D:

La prima cosa che dovete fare quando volete creare un modello 3D è accendere il radiocomando RC Pro Enterprise e connettervi al Wi-Fi che vi assicurerà di essere sempre connessi a internet in modo da poter caricare tutte le mappe. Dovete ingrandire l’area specificata in cui desiderate creare il vostro modello 3D e iniziare ad aggiungere i punti che vanno a delineare l’area che volete coprire con drone per creare un modello 3D.

Quindi dovete essere molto precisi, senza sbagliare. Tenete presente che il primo volo del drone sarà sempre orientato a 90 gradi, ciò significa che ci vorranno alcune foto dall’alto verso il basso guardando verso il basso e se volete creare un bel modello 3D dettagliato, dovete assicurarvi di abilitare un diverso angolo che sarà anche incorporato nella Missione di volo.

Qualcosa di circa 30 o 40 gradi è in realtà quello che abbiamo scoperto essere il più utilizzabile, questo è fondamentale se state cercando maggiori informazioni su aree, come l’elevazione. Non preoccupatevi se l’area che dovete scannerizzare è molto grande, quando la batteria si sta per esaurire, il drone tornerà automaticamente da voi al punto di partenza e atterrerà automaticamente. Voi non dovete fare altro che cambiare la batteria, accenderlo e poi semplicemente premere play sul radiocomando e il drone tornerà in aria e riprenderà la missione da dove l’aveva interrotta.

Batteria e autonomia:

Anche le batterie sono identiche a quelle del Mavic 3 Classico, questo vuol dire che potete intercambiare velocemente le batterie, tra il modello Classico e il modello Enterprise.

Avendo il M3E le stesse dimensioni e prestazioni del M3 Classico, l’autonomia è praticamente la stessa. DJI dichiara 45 minuti di volo, tuttavia la previsione più realistica è intorno ai 35 minuti. Ovviamente molto dipende sia dalle condizioni atmosferiche che dalla modalità di volo.

Conclusioni e prezzi:

Pensiamo che il DJI Mavic 3E sia l’ideale per la mappatura di modelli 3D, perché consente di scannerizzare anche vaste aree in tempi brevi, senza rinunciare alla qualità del risultato finale.

Ciò che mi ha davvero impressionato è la velocità con la quale il drone scatta le varie foto, va velocemente su e giù scattando a raffica foto senza mai fermarsi. Questo vi farà risparmiare un sacco di tempo. Inoltre anche senza avere il modulo RTK, la precisine del drone è stata sorprendente.

Il kit base da noi in prova, con tutto il materiale elencato nel paragrafo “Nella confezione”, lo potete acquistare sullo store ufficiale di DJI al prezzo di 3.730 €.

Altrimenti potete optare per il kit Plus che in più vi da: il modulo RTK, 2 batterie extra e il carica batterie a 3 slot. Lo potete sempre acquistare sullo store ufficiale DJI ad un prezzo di 5.420 €.

Articolo precedenteSamsung aggiorna il modello A52 facendolo passare ad Android 13, ecco tutte le novità
Articolo successivoENEL: multa da 5 milioni dall’AntiTrust, coinvolti anche dei Call Center esterni