extraterrestri

Inizio 2022, un astronomo sta analizzando migliaia di stelle intorno all’area di provenienza di un famoso e misterioso segnale. Questo viene chiamato “Wow!” e pare che ci sia qualcosa di concreto per scorprire la sua origine.

Facciamo un bel passo indietro: nell’agosto del ’77, il radio telescopio Big Ear dell’Università dell’Ohio, riuscì a captare un radio segnale a banda stretta. L’astronomo Jerry Ehman non poté non notare la sequenza del segnale, il quale durò per 72 secondi.

Dopo la stampa della frequenza, l’astronomo scrisse ai margini del foglio la parola “Wow!“. E fu dunque questo il motivo per cui venne assegnato questo nome al segnale, il quale riesce ancora a suscitare curiosità negli esperti e non anche dopo 43 anni.

 

 

Segnale extraterrestre: gli astronomi sono ancora alla ricerca di una spiegazione, ma spunta uno studio

La continua ricerca della spiegazione di questo segnale non ha fatto altro che alimentare la possibile origine extraterrestre. Di fatto, anche gli esperti ritenevano si potesse trattare di un ottimo candidato a giustificare la vita aliena, poiché è caratterizzato dall’assenza di un rumore di fondo e quindi perfetta per comunicazioni aliene.

Come scritto dal direttore dell’osservatorio John Kraus in una lettera a Carl Sagan nel 1994, “Il segnale ‘Wow!’ è molto probabilmente di origine extraterrestre, ma non possiamo affermarlo con certezza fin quando il segnale non ritornerà per ulteriori studi.

Successivamente, in uno studio pubblicato di recente dall’astronomo Alberto Caballero, c’è stata l’esaminazione di diverse stelle nella regione di provenienza del segnale, le quali sembrano essere molto simili al nostro Sole. Queste hanno probabilmente degli esopianeti che gli orbitano attorno.

L’astronomo ha di fatto trovato un candidato “ideale” e si tratta di una stella con una temperatura che è molto simile a quella del Sole. Inoltre, il SETI, che ha recentemente sviluppato un protocollo per un contatto alieno ufficiale, ha pensato di usare due dei suoi telescopi e puntarli direttamente su questa stella. Tuttavia, i risultati non sono stati eccellenti.

Dopo un’ispezione dei nostri candidati, non abbiamo trovato traccia del segnale Wow!” ha affermato il team responsabile dell’osservazione. Nonostante ciò, continuano ad esserci numerosi fonti che hanno i giusti criteri per ospitare zone abitabili nel loro sistema. E per questo gli astronomi continuano ad osservare questa zona tramite i due telescopi, sperando ancora di trovare l’origine del segnale.

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