Amazon: l'azienda dice addio ai dipendenti e accoglie i robot magazzinieri

La mente robotica pian piano prevarrà su quella umana togliendo lavoro all’uomo in qualsiasi ambito. Stavolta è il caso di Amazon, a chi toccherà poi? Intanto parliamo di Sparrow, il robot magazziniere di ultima generazione dotato di sensori e un’Intelligenza Artificiale in grado di distinguere milioni di prodotti diversi.

Amazon: com’è fatto il robot magazziniere?

Sparrow è il primo sistema robotizzato nei magazzini di Amazon ad essere capace di identificare, scegliere e trasportare diversi prodotti disponibili negli inventari. Ma come è fatto? Non aspettatevi un robot dalle sembianze umane (alla “Io Robot”), bensì un braccio robotico dotato di sensori e un’IA in grado di interpretare gli oggetti.

Come spiega Amazon, l’uso dei robot nei propri magazzini permetterà di fare operazioni più sicure ma soprattutto più veloci. Sparrow si prenderà cura dei compiti ripetitivi, dando modo agli impiegati di focalizzare il proprio tempo e le proprie energie su altri impieghi, garantendo allo stesso momento una maggiore sicurezza lavorativa. Amazon poi sottolinea che Sparrow aiuterà ad “aumentare l’efficienza automatizzando una sezione critica nel completamento degli ordini, in modo tale da fare consegne più rapide”

È vero che tali robot segneranno l’epoca della rivoluzione, tuttavia non ci porteranno solamente soluzioni ma anche problemi. Ad esempio, secondo alcune fonti estere, mancheranno posti di lavoro: quanti addetti umani verranno sostituiti dal’IA? La domanda rimane aperta.

L’altro problema è stato rilevato da un’indagine di Reveal del 2020. In esso si è scoperto che  il numero di infortuni nei magazzini Amazon automatizzati è più alto rispetto alla media di quelli che non si servono dei robot. Si parla di un numero di infortuni registrati nel triennio 2016-2019 pari al 50% in più rispetto ai magazzini “tradizionali”.

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