Caro bollette: quest'inverno rischiamo di rimanere senza supermercati

Lo abbiamo visto in passato, con Conad, Carrefour e Tuodì, e continueremo ad assistere alla stessa scena ora e per molto tempo ancora. Il caro bollette e l’aumento generale dei prezzi, sta portando al collasso un numero non indifferente di attività commerciali e di esercizi pubblici. La situazione in merito al Caro bollette è nera e purtroppo peggiorerà di giorno in giorno.

Caro bollette: i dati emersi nelle ultime ore non dicono nulla di buono

Come dicevamo, la situazione è più grave di quanto sembri. Non vogliamo allarmarvi, basta dare un’occhiata ai dati. Il 10% delle attività teme la sospensione temporanea, mentre addirittura il 15% è a ridosso della chiusura. Secondo le associazioni di categoria, a livello generale ci sono 120mila imprese, di cui 17mila pubblici esercizi, già in crisi a causa del peso spropositato degli aumenti. Presto si perderanno complessivamente 370mila lavoratori.

Tra i settori maggiormente colpiti dai rincari energetici vi sono il commercio al dettaglio, in particolar modo la distribuzione tradizionale e moderna del settore alimentare, la ristorazione, la filiera turistica, e i trasporti.

Proprio per questa ragione si chiede sempre più spesso al Governo di intervenire al fine di ridurre il carico fiscale sulle bollette. Come dice Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, gli aiuti devono avvenire rapidamente per evitare “una vera e propria recessione e indesiderati lockdown per le imprese”.

Confcommercio, ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione sollecitano quindi:

  • l’incremento del credito d’imposta per il caro energia dal 15% al 50% qualora ci fossero aumenti del costo dell’energia superiori al 100% (misura che andrà estesa anche all’ultimo trimestre dell’anno);
  • ampliamento temporale della rateizzazione delle bollette (di almeno due mesi);
  • crescita fino al 90% della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le PMI, compresi i finanziamenti richiesti dalle imprese per affrontare le esigenze di liquidità provocate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica.
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