Smartphone: caricarlo di notte è un rischio, come funziona realmente

Capita ormai a tutti per pura necessità e secondo quella che è l’inflessione data dalle abitudini tipiche almeno qui in Italia e in Europa. Nel mondo in generale però una persona, alla fine della giornata e prima di addormentarsi, collega lo smartphone al caricabatterie per ritrovarlo al 100% il giorno seguente.

Si tratta di una vera abitudine, la quale diventa anche convenzionale visto che tutto parte dal passato. Ricordiamo infatti che un dispositivo mobile, per tornare al 100%, o meglio per acquisire tutte le sue tasche di Ricarica visto che in passato non era possibile controllare la percentuale, necessitava di diverso tempo. Ora le cose sono cambiate, soprattutto da quando sono state ufficializzate le varie opzioni di ricarica rapida che poi cambiano per ogni casa produttrice. In alcuni casi basta tenere il proprio smartphone in carica per 20 minuti per averlo di nuovo al 100%, ma nel peggiore dei casi non si andrà oltre il massimo di un’ora. Ma è ancora giusto tenere il proprio smartphone in ricarica così tanto tempo durante la notte? Potrebbe capitare qualche problema?

 

Smartphone e ricarica notturna, non ci sono problemi ma può sorgere qualche situazione strana

Secondo quanto riportato sono ancora tantissime le persone che caricano lo smartphone di notte, e fanno bene. Bisogna infatti togliersi dalla mente che un tempo di ricarica prolungato possa esasperare la batteria. Queste, agli ioni di litio, oggi sono abituate a tale tipo di pratica. Arrivate al 100, cominceranno a scaricare delle micro percentuali senza mai arrivare al 99%, e nel frattempo il sistema di ricarica che è diventato intelligente riuscirà a tenere colmo l’intero 100%.

Non abbiate dunque timore, anche se sentite qualcuno che parla di esplosioni. Quelle possono capitare a tutti, ma dovreste trovarvi solo nel caso di un difetto di fabbrica.

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