Il telescopio spaziale James Webb continua a regalarci piccole meraviglie, questa foto il suo occhio si è posato sul vivaio stellare 30 Doradus, noto anche come Nebulosa Tarantola, rivelandone alcuni dettagli inediti.

La Nebulosa in questione è definita tarantola grazie ai suoi filamenti che ricordano appunto le zampe dell’omonimo aracnide, i quali furono identificati per la prima volta da altri telescopi come Spitzer, ed ancora oggi costituiscono uno dei luoghi di osservazione preferiti degli astronomi, i quali sfruttando il maggiore dettaglio di Webb, hanno deciso di osservare nuovamente questa regione per guardare meglio le zone di formazione stellare, potendo cogliere dettaglio in più come galassie sullo sfondo, gas e dunque la loro composizione.

 

Miri e NirCam a confronto

Le due immagini che vedete sono state scattate utilizzando il MIRI, Mid-Infrared Instrument, che consente di vedere nel medio infrarosso, e la NirCam, Near Infrared Camera, che invece consente di vedere nel vicino infrarosso, nella prima immagine della nebulosa (quella a destra) catturata dalla NIRCam possiamo notare al centro un ammasso di giovani stelle massicce, che brillano di un azzurro pallido, mentre nelle aree periferiche e più dense della nebulosa vediamo delle formazioni simili a pilastri.

Nella seconda, quella a sinistra invece, ci spostiamo verso lunghezze d’onda decisamente più lunghe, qui la situazione si capovolge, qui infatti a prendere il sopravvento sono i gas e le polveri incandescenti che offuscano le stelle massicce che erano visibili prima, visibili soprattutto grossi ammassi di idrocarburi, visibili in viola e blu, dettagli decisamente inediti prima del lancio del JWST.

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