Resident Evil: vita breve per la live action eliminata da Netflix alla prima stagione

Che sia colpa della concorrenza, o semplicemente perché non apprezzata dal pubblico, Resident Evil è ufficialmente uscita dall’elenco di Netflix. L’impegno dei creatori, così come quello degli attori, è andato in fumo scatenando il disprezzo di Albert Wesker nei confronti di Troll ed Haters. Ma perché è stata cancellata?

Resident Evil: i dati rilevati sulla serie live action

Molti dicono che la causa della cancellazione sia stata l’uscita in concomitanza dell’amatissima Stranger Things, che parrebbe abbia messo in ombra quella di Resident Evil. Nonostante nella prima settimana abbia ottenuto il secondo posto con un 72.7 milioni di ore viste, la seconda è stata caratterizzata da 73.3 milioni di ore. Alla terza settimana invece è uscita definitivamente dalla top 10. Anche Rotten Tomatoes ha registrato dei dati non proprio positivi. La piattaforma riconosciuta per serie e film, si è fermata al 55% dalla critica e appena un 27% dal pubblico. Ma d’altronde già dall’inizio si dimostrò un vero flop. Basti pensare ai sei capitoli della saga Resident Evil con Milla Jovovich e il reboot dello scorso anno, Resident Evil: Welcome to Raccoon City.

Il live action ruota attorno alle vicende delle due figlie di Albert Wesker (storico personaggio di RE), Jade e Billie. La storia si sviluppa su due momenti in contemporanea: nel 2022 a New Racoon City, e nel 2036 quando gli zombie hanno ormai preso il sopravvento. Per chi non avesse ancora visto la serie e volesse recuperare le puntate, potrà farsi un’idea dirigendosi immediatamente su Netflix, poiché nonostante la cancellazione, i primi 8 episodi della prima  stagione sono ancora disponibili.

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