Facebook può “spiare” ciò che scrivi

Facebook prevede di integrare le sue tre potenti piattaforme di messaggistica, Messenger, WhatsApp e Instagram in una gigantesca banca dati.

Alcuni rapporti affermano, smentiti per la prima volta da TechCrunch, che la società “è alla disperata ricerca di dati sui suoi concorrenti, per questo Facebook ha segretamente pagato persone per installare una VPN ‘Facebook Research’ che consente all’azienda di controllare tutte le attività telefoniche e web di un utente“.

Molti esperti credono che questi dati abbiano raggiunto una dimensione e una scala tale che controllarli tutti è diventato un problema importante. “Facebook ha ammesso a TechCrunch che stava eseguendo il programma di ricerca per raccogliere dati sulle abitudini di utilizzo e non ha intenzione di fermarsi“.

Problemi anche con Apple

Il metodo implementato in questo caso è una VPN che aggira le salvaguardie degli app store e viene “venduta” come progetto di ricerca. L’accesso concesso nel processo di installazione lascia aperti messaggi privati ​​e chat, attività web ed e-mail. L’anno scorso, Apple ha rimosso l’app israeliana Onavo, acquisita da Facebook nel 2013 per 200 milioni di dollari, per aver “ficcanasato” nelle info degli utenti in violazione delle sue regole.

Con Apple, Facebook ha aggirato accuratamente i limiti sui numeri degli utenti e qualsiasi controllo dell’app evitando il solito percorso TestFlight. In una dichiarazione, hanno affermato: “Abbiamo progettato il nostro Enterprise Developer Program esclusivamente per la distribuzione interna di app all’interno di un’organizzazione. Facebook ha utilizzato la loro iscrizione per distribuire un’app di raccolta dati ai consumatori, il che è una chiara violazione del loro accordo con Apple.”

Facebook aveva già chiarito che avrebbe ritirato questa applicazione dalla piattaforma iOS, prima della dichiarazione di Apple. Ma Facebook ha anche chiarito che non ritenevano che ci fosse alcun illecito da parte loro. Apple ha bloccato i piani dati di Facebook sulle loro piattaforme in passato e, pensando al gigante dei social media, il CEO Tim Cook ha affermato l’anno scorso che “la capacità di chiunque di sapere che siti visiti, chi sono i tuoi contatti, e capire le cose che ti piacciono e non ti piacciono, non dovrebbe esistere“.

FONTEforbes
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