Radiazioni e smartphone pericolosi: ecco i dispositivi che ne emettono di più

Non tutti lo sanno ma anche gli smartphone e mettono delle radiazioni, anche se in quantitativo esiguo. Partiamo dal punto fondamentale: non uccidono o modificano il vostro dna (per i più complottisti), ma ci sono alcuni modelli con valori più elevati.

Nel frattempo però tutti i telefoni o magari tutti i tablet e quant’altro, sono collegati di conseguenza ad una rete, ed emettono delle radiazioni. Questo è un aspetto da non sottovalutare, dal momento che si può trattare anche di qualcosa di abbastanza serio se l’utente vi si espone prolungatamente. Fino ad ora però non sono state trovate relazioni tra le radiazioni SAR e malattie abbastanza gravi che potrebbero comportare problemi seri. Nonostante tutto ciò però gli utenti devono stare attenti, e seguire alcune linee guida che non certo qual modo possono ridurre tutto quello che ne può venire.

 

Radiazioni e smartphone: ecco alcuni accorgimenti da fare

Avere uno smartphone è forse una cosa ormai scontata per tutti, ma non bisogna dare per altrettanto scontato che le onde elettromagnetiche emesse da questi possono essere innocui. Queste infatti possono provocare delle problematiche di diverso genere, e pertanto bisogna attenersi a qualche piccolo accorgimento.

Innanzitutto gli utenti  non devono trasportare per tempo prolungato lo smartphone nelle tasche dei pantaloni. Tale situazione vale soprattutto per gli uomini, dal momento che tutto ciò può portare anche all’infertilità. Inoltre è consigliabile dormire con lo smartphone spento all’interno della propria stanza, tenendolo ovviamente lontano dalla testa. Secondo i dati ufficiali lo smartphone che in questo momento e mette il maggior quantitativo di radiazioni e lo Xiaomi Mi A1 con un valore SAR di 1,75 Watt. 

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