Conad, Tuodì e Carrefour: drastica decisione da parte delle piattaforme

Tuodì, nota catena di supermercati, presente sopratutto nel centro Italia, non se la sta passando benissimo, proprio in seguito alla decisione di chiudere una serie di punti vendita, con licenziamenti di massa per i propri dipendenti.

Prima di proseguire, ci teniamo a ricordare che l’azienda non fallirà, le motivazioni che l’hanno costretta a chiudere i punti vendita sono le più disparate, ma ciò non implica brutte notizie per tutto il marchio e la sua diffusione nel resto d’Italia.

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Tuodì: cosa sta succedendo

I punti vendita ufficialmente chiusi sono diversi, e riguardano sopratutto la serie di negozi acquisiti nel corso degli ultimi anni, da controllate dello stesso marchio; ciò che però ha più fatto scalpore riguarda il licenziamento di ben 49 dipendenti, un quantitativo decisamente elevato che potrebbe davvero mettere a rischio numerose famiglie.

Stando a quanto raccolto in rete, le “procedure di licenziamento collettivo sono state formalizzate in data 28 marzo, e riguardano i lavoratori dei punti vendita di Piazza Pio XI 20 e di via Fonteiana 59/73, di proprietà di Pifo S.R.L, per un totale di 25 dipendenti“, con l’aggiunta dei 24 lavoratori della società Cala S.R.L, alle dipendenze dei negozi di Via Casalina e via Montecompatri“.

Brutte notizie per questi lavoratori, che di punto in bianco si sono ritrovati senza lavoro, a causa della chiusure dei negozi presso i quali esercitavano la propria professione. Non temete tuttavia, Tuodì continuerà ad esistere ed a vendere beni alimentari altrove per tutti gli utenti.

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