Nelle ultime settimane il Governo ha messo a disposizione dei consumatori il cosiddetto registro pubblico delle opposizioni, ovvero un registro, a cui è necessario iscriversi, che permette di impedire la ricezione di chiamate dai call center italiani. La strada intrapresa è buona, ma non presenta ancora la risoluzione definitiva per il pubblico, proprio perché alcuni call center si trovano ad esempio all’estero, e riescono ugualmente a farla franca.

Stando ad alcune ricerche di AGCOM, gli SMS truffa corrispondono a circa il 30% delle truffe bancarie, con danni che superano i 10 milioni di euro annui. Il meccanismo è sostanzialmente sempre lo stesso, viene inviato un SMS con il quale il malvivente si finge la banca, inserisce un link e richiede la pressione con l’inserimento dei dati d’accesso, ad esempio per modificare la password o per richiedere uno storno.

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Chiamate e SMS truffa: come combatterli

Se per gli SMS poco c’è da fare, non cliccate mai i link interni, per le telefonate il discorso cambia, in quanto gli stessi operatori potrebbero filtrarle. La richiesta di AGCOM è chiara, una collaborazione da parte dei gestori telefonici per limitare al massimo le telefonate malevole; nei prossimi mesi dovrebbero arrivare nuove regole che permetterebbero di individuare i numeri telefonici, ed eventualmente bloccarli ancora prima di ricevere effettivamente la chiamata.

Il consiglio che vi possiamo dare è di fare buon uso della lista nera, inserendovi tutti i numeri di telefono truffaldini (o anche di call center a cui non volete rispondere), in modo da ridurre al minimo le brutte sorprese.

 

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