Il clima nel nostro pianeta sta cambiando, oramai è un dato di fatto insieme al dettaglio che il responsabile diretto senza mezzi termini è l’uomo, l’azione umana sta infatti portando a conseguenze gravissime i cui effetti si stanno palesando in modo sempre più evidente arrivando a colpire anche l’Italia, da sempre abituata ad un clima abbastanza mite nel suo bacino Mediterraneo.

Oggetto recente di studio proprio in chiave di cambiamento climatico è l’Anticiclone delle Azzorre, che da sempre è responsabile delle temperature calde in estate nella nostra penisola, alcuni ricercatori che si occupano di studiare il clima nel nostro continente hanno infatti pubblicato su Nature Geoscience, un articolo che parla di come la dorsale atmosferica persistente ad alta pressione è posizionata sul Nord Atlantico ed è circondata da venti anticiclonici da cui dipendono i fronti nuvolosi portatori di pioggia e che regolano l’ammontare di umidità dell’oceano da trasportare sul continente europeo.

 

Gli effetti sull’Europa Occidentale

I ricercatori sfruttando alcuni modelli matematici e adoperando opportuni modelli di simulazione con determinati algoritmi sono riusciti a trovare una correlazione inversa tra le dimensioni dell’anticiclone e la quantità di precipitazioni sulla parte occidentale del continente europeo: tradotto in termini comuni, più l’anticiclone delle Azzorre è ampio, più gli inverni europei sono secchi e privi di precipitazioni. Ed è stato osservato e dimostrato come, dal 1850 in poi – dunque a partire dall’era industriale con la diretta e conseguente emissione di gas serra – le stagioni invernali con anticiclone delle Azzorre di grandi dimensioni siano “significativamente più comuni” rispetto al periodo pre-rivoluzione industriale.

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