Omicron, la nuova variante del Covid contagerà tutti: le parole dei virologi

Il Green Pass è ufficialmente stato eliminato in Italia. Nonostante l’Unione Europea abbia prorogato di un anno la validità della certificazione anti Covid (anche in virtù del prossimo inverno), il documento nel nostro paese non è più necessario per le diverse attività.

Green pass, le tappe per il suo progressivo addio

La data determinante per l’addio alla certificazione verde in Italia è stata quella dello scorso 1 maggio. A partire da questo giorno, infatti, i cittadini possono entrare nei diversi luoghi di svago per il tempo libero (bar, ristoranti, attività commerciali) senza esibire il Green Pass. Eliminato anche la certificazione per i luoghi di lavoro,

Una prima fase per la progressiva eliminazione del Green Pass è stata registrata nel mese di aprile. A partire da questa data, infatti, la certificazione verde è stata eliminata per l’ingrosso nei luoghi all’aperto, compresi bar e ristoranti.

La novità principale per il mese di giugno è rappresentata invece dalle nuove normative che regolamentano i viaggi. I cittadini che partiranno alla volta degli Stati dell’Unione Europea non dovranno più esibire la certificazione verde nel momento dell’imbarco. Restano invece limitazioni ed obbligo di Green pass per quelle nazioni che prevedono ancora restrizioni a causa della pandemia.

L’addio al certificato non coincide con uno stop alla lotta contro il Covid. A tal proposito, sono già partite le operazioni per la quarta dose del vaccino. Considerata l’evoluzione clinica della variante Omicron 2 in Italia ed in vista di altre possibili varianti, gli anziani possono ricevere il secondo booster già ad aprile.

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