Gli smartphone al giorno d’oggi contengono all’interno delle loro memorie numerose tipologie di dati, da banali messaggi pubblicitari fino a dati ben più importanti come ad esempio password di accesso alle piattaforme ufficiali o anche codici di sicurezza bancari per i propri conti correnti.

Tutto ciò rende gli smartphone delle prede decisamente succulenti su cui hanno posato gli occhi gli hackers, i quali sfruttando i malwares puntano ad impadronirsi del contenuto delle memorie degli smartphone, in modo da sfruttarli a proprio vantaggio per furti di identità o bancari.

Incappare in un malware non è troppo facile ma nemmeno troppo raro, il rischio aumenta sensibilmente se avete l’abitudine di scaricare Apk da fonti non affidabili come il web piuttosto che il Play Store.

 

Come capire se siete stati infettati

Capire se siete stati infettati non è troppo complesso, serve conoscere bene il proprio device e cogliere i dettagli, ecco come fare e i segni di un’infezione:

  • Calo drastico delle prestazioni: il malware per funzionare sfrutterà la potenza della CPU, ciò ne abbasserà le prestazioni ed inoltre farà aumentare la temperatura del device.
  • Consumi energetici incrementati: ovviamente a pagare lo scotto del maggiore uso della CPU sarà la batteria che, risentirà anche delle temperature maggiori.
  • Comparsa di pubblicità aggressiva: funzione aggiuntiva in numerosi malware.
  • Dati internet dimezzati in poco tempo: il malware invierà la refurtiva ad un server remoto, per farlo sfrutterà proprio la vostra rete dati.
  • Malfunzionamento dello smartphone e delle app: i malware a causa della loro stessa natura spesso interferiscono con il funzionamento delle app presenti nel device, provocherà blocchi e riavvii improvvisi.
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