Il mese di maggio ha rappresentato un punto di svolta decisivo nella lotta contro il Covid in Italia. Dopo lo stop allo stato di emergenza a fine marzo, per la prima volta, dopo un anno, nel nostro paese non sarà più necessario esibire il Green Pass in diversi momenti della quotidianità.

 

Green pass, la roadmap per il definitivo addio della certificazione

La timeline del Governo ha visto nel 1 maggio una data chiave. Il certificato, difatti, non è più previsto in Italia né per le attività lavorative né per quelle legate al tempo libero. L’unico obbligo che resta per il Green Pass è quello per la circolazione nei paesi dell’Unione Europea, così come per i viaggi in tutti i paesi che prevedono ancora restrizioni legate al Covid.

Lo stop al documento Covid è stato anticipato da tappe intermedie. Già dal 1 aprile, infatti, i cittadini non devono più esibire la certificazione per entrare in bar e ristoranti all’aperto.

Con lo stop al Green Pass ci sono anche una serie di novità sul fronte dell’obbligo vaccinale per i cittadini over 50. A partire dal mese di maggio, infatti, non ci sarà più l’obbligo di immunizzazione per coloro che hanno più di 50 anni, a meno di alcune determinate categorie come forze dell’ordine, personale scolastico e personale sanitario.

Se il Green Pass è stato archiviato, continuano però le operazioni per la vaccinazione, a partire dalla quarta dose. La nuova immunizzazione, anche in base alla tutt’ora favorevole evoluzione clinica della pandemia, è però vincolata ai soli fragili ed ai cittadini anziani.

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