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I titolari in possesso di un Libretto di risparmio legato a Poste Italiane devono prestare la massima attenzione. L’azienda ha avviato un processo che porterà alla chiusura forzata di tantissimi libretti di risparmio postale definiti “dormienti“.

Non importa se sui conti è presente denaro o meno, questi saranno chiusi direttamente e non sarà più possibile recuperarli. Stando alla definizione ufficiale di Poste Italiane, per libretti dormienti si intendono tutti quei Libretti non movimentati dal titolare da più di 10 anni.

Questo significa che non viene effettuata alcuna operazione diretta da un decennio e che non siano presenti blocchi operativi o sottoposti a procedimenti che impediscano la movimentazione delle somme. Un altro fattore importante è che i libretti debbano avere un saldo superiore a 100 euro.

 

Poste Italiane ha avviato un processo che porterà alla chiusura forzata di tutti i Libretti Postali inattivi da oltre 10 anni

In seguito alla chiusura dei Libretti dormienti, i relativi saldi saranno trasferiti al Fondo gestito da Consap istituito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116.

Per evitare la chiusura forzata dei Libretti dormienti, i titolari possono recarsi presso qualsiasi ufficio postale entro la data del 20 ottobre 2022. Effettuando le necessarie operazioni, sarà possibile consentire il censimento anagrafico del Libretto e non perdere il denaro presente.

In ogni caso, Poste Italiane si impegna a comunicare a tutti i titolari la dormienza del Libretto. In questo modo sarà possibile evitarne l’estinzione ed il conseguente trasferimento dei relativi saldi al Fondo. Nel caso in cui non si otterrà alcuna risposta, l’azienda procederà secondo quanto indicato nella pagina di supporto ufficiale.

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