Google ha annunciato che avrebbe portato Privacy Sandbox su Android nel tentativo di aumentare il livello di privacy degli utenti. La politica della privacy proposta dalla concorrenza, in particolare da Apple, chiede il permesso agli utenti per essere monitorati. Questa politica ha portato ad un calo del 20% delle entrate dovute agli annunci pubblicitari. Google, al contrario di Apple, ha deciso di non scendere a compromessi con gli inserzionisti. L’azienda sta lentamente implementando la sua nuova politica sperando di mantenere gli annunci personalizzati ma offrendo più privacy.

Google punta a garantire maggiore privacy senza diminuire gli annunci pubblicitari: in arrivo Privacy Sandbox

Questo lancio di Privacy Sandbox è il primo passo dell’azienda per dare un grande impulso alla privacy su Android. Google afferma che il rilascio, basato su Android 13, include una serie di API e servizi della piattaforma non inclusi nella beta rilasciata da poco. In quanto tale, viene offerto come piattaforma a sé stante. La versione recente include immagini di sistema del dispositivo per Pixel 4 e dispositivi più recenti, anche se gli sviluppatori dovranno scaricare manualmente e eseguire il flashing di queste build.

Questa è solo la prima versione dell’anteprima per sviluppatori di Privacy Sandbox. L’azienda intende aggiornarlo nei prossimi mesi sia con Attribution Reporting che con le API FLEDGE. Come sempre, Google sta sottolineando la necessità del feedback degli sviluppatori per evitare gli errori e i cali riscontrati da Apple. L’intento di Google è soddisfare gli utenti e gli sviluppatori senza privarli rispettivamente della privacy e degli annunci nelle applicazioni.

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