Uno dei cambiamenti più importanti verso il quale sta andando incontro il nostro Paese è indubbiamente l’adeguamento tecnologico per arrivare a soddisfare tutti gli standard europei che un paese come l’Italia dovrebbe poter infrangere senza problemi, tra questi c’è anche la transizione verso i pagamenti digitalizzati, processo che porterà all’eliminazione del contante e ritenuto unica vera arma per abbattere l’evasione fiscale, tutto ciò che è digitale è infatti tracciabile.

Questo processo è stato in realtà accelerato in modo indiretto anche dalla pandemia di Coronavirus, la quale diffondendo l’ansia che il contante possa fare da mezzo di trasmissione, ha accentuato l’uso dei pagamenti digitalizzati, i quali a partire dal primo Gennaio di quest’anno erano già divenuti obbligatori (come presenza del POS) ma solo virtualmente a causa dell’assenza di sanzioni per chi non rispettava tale obbligo, a partire dal 30 Giugno però le cose cambieranno, vediamo insieme cosa sta per arrivare.

 

Arrivano le sanzioni

Il Governo in ordine con le linee del decreto PNRR2 ha deciso di anticipare l’entrata in vigore delle sanzioni per chi non offre il mezzo di pagamento POS di sei mesi, dunque a partire dal 30 Giugno 2022 sarà obbligatorio a tutti gli effetti offrire tale soluzione se non si vuole incappare in una sanzione amministrativa, nel dettaglio essa consisterà in una quota fissa di 30€ a cui si aggiungerà il 4% dell’importo della transazione negata, dunque su una transazione negata di 100€ la multa andrebbe a corrispondere a 34 euro.

Si tratta di una decisione giusta dal punto di vista dello Stato ma che allo stesso tempo ha diviso il popolo, con gli esercenti che chiedono a gran voce un intervento per eliminare le tasse di servizio, soprattutto per le microtransazioni.

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