ologrammi nasa

La NASA sta utilizzando la telematica 3D per “teletrasportare” i medici sulla ISS. Il processo utilizza gli ologrammi, come la fotocamera Hololens di Microsoft, per trasportare modelli 3D di alta qualità sulla stazione spaziale. È un nuovo modo che la NASA sta testando per aiutare a fornire agli astronauti le cure mediche di cui hanno bisogno.

Con la NASA e altre agenzie spaziali che spingono per mettere più persone nello spazio, avremo bisogno di modi per comunicare in modo più efficiente. Un modo potenziale per farlo è l’olotrasporto. La tecnologia è in uso almeno dal 2016 in aziende come Microsoft. Tuttavia, questa è la prima volta che la NASA lo usa.

La crescita della telemedicina è stata esponenziale dall’inizio della pandemia di COVID-19. In quanto tale, ha contribuito a stabilire nuovi modi per i medici di raggiungere le persone senza rischiare l’esposizione a virus o malattie. Ora, la NASA sta usando la stessa tecnologia per consentire ai medici di essere olotrasportati sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Questo è un modo completamente nuovo di comunicazione umana su grandi distanze. Il nostro corpo fisico non è lì, ma la nostra entità può fare la differenza“, ha detto il dottor Josef Schmid in una dichiarazione condivisa dalla NASA.

Un metodo che abbiamo visto solo nei film

Questa è stata la prima volta che qualcuno ha usato l’olotrasporto tra lo spazio e la Terra. Inoltre, è la prima volta che la telemedicina 3D consente lo svolgimento di una conversazione bidirezionale sulla ISS con i medici sulla Terra.

La NASA afferma che sta testando questi metodi nel tentativo di inserire questa tecnologia in futuro per future missioni spaziali. L’agenzia spaziale afferma che prevede di utilizzarla per conferenze mediche private, nonché conferenze di famiglia e per portare i VIP sulla stazione spaziale.

E, se la NASA perfeziona il sistema, potrebbe servirsene per riportare gli umani sulla Luna. Potrebbe anche fornire agli astronauti modi preziosi per comunicare con la Terra nelle missioni su Marte.

Attualmente, questo metodo di telemedicina 3D si basa su Microsoft HoloLens. Utilizza anche un software personalizzato di Aexa. Insieme, questi due componenti hanno permesso al Dr. Schmid e ad altri di visitare virtualmente la ISS nel 2021.

Articolo precedenteMulte oltre 3900 euro per chi circola senza un veicolo assicurato, salgono i controlli
Articolo successivoGreen Pass, sempre più vicino l’addio: la data ora è ufficiale