google-meet-aggiorna-migliora-gestioni-chiamate

Dopo l’anteprima della scorsa settimana ad alcune delle nuove funzionalità di Meet che saranno presto disponibili, Google ha annunciato oggi due miglioramenti dell’usabilità. Google Meet può terminare immediatamente una chiamata se nessun altro è presente e i controlli di gestione dell’host stanno diventando più centralizzati in futuro.

I controlli per l’host (e il co-host) saranno presto unificati in un’unica area nell’angolo in basso a destra dell’interfaccia web di Google Meet (uno scudo con l’icona di un lucchetto), invece di essere sparsi nel layout. Ne risulta un elenco di opzioni di configurazione più lungo, ma più centralizzato; non dovrai più passare da un menu all’altro e ciò renderà un po’ più semplice la gestione delle impostazioni della riunione.

Google Meet: l’aggiornamento è già disponibile

Nel frattempo, a Google Meet viene aggiunta una nuova impostazione ‘Lascia chiamate vuote’, che ‘ti rimuove da una chiamata attiva dopo diversi minuti se nessun altro si unisce’. L’avviso iniziale include un timer per il conto alla rovescia, con Google che afferma di voler ‘aiutare a prevenire situazioni in cui la tua voce o il tuo video vengono condivisi erroneamente’ con altri. In particolare, questo è utile se hai l’audio del tuo dispositivo disattivato ma hai lasciato la scheda Meet aperta in background.

In futuro, se sei l’unico partecipante a una riunione per più di cinque minuti, riceverai un messaggio che ti chiede se desideri rimanere o uscire dalla riunione. Se non reagisci entro due minuti, ti verrà chiesto di abbandonare automaticamente la riunione.

Questa funzionalità sarà abilitata per impostazione predefinita, ma può essere disabilitata andando su Impostazioni > Generali e selezionando Disabilitato. Entro le prossime settimane, sarà reso disponibile per i client desktop e iOS di Meet, con i client Android che seguiranno ‘subito dopo’.

Articolo precedenteDacia Duster: la nuova auto non sarà per tutti
Articolo successivoLancia: nel 2026 inizierà la rivoluzione del brand italiano