xiaomi 12

DXOMARK ha testato da vicino il comparto fotografico del nuovissimo Xiaomi 12 ed ha fatto una analisi alquanto critica sul prodotto.

Infatti, ha definito il suddetto come un piccolissimo passo in avanti rispetto allo Xiaomi Mi 11 dell’anno scorso, almeno per quanto concerne il comparto fotografico. Fatto sta che comunque DXOMARK non si è fermata a valutazioni superficiali ed è andata a fondo nell’analisi.

Xiaomi 12: la recensione di DXOMARK non enfatizza né minimizza quasi nulla

Xiaomi 11 aveva ottenuto ben 131 punti quando è stato recensito e pare che il 12 non abbia rispettato le aspettative che erano state prefissate. Infatti viene definito un po’ al di sotto del suo fratello maggiore e che non fosse effettivamente un camera-phone si sapeva.

Andando nel tecnico, lo smartphone ha una tripla fotocamera con tanto di sensore principale da 50 MP proprio come il 12 Pro ma di poco più piccolo. Affianco è presente un sensore ultra-grandangolare da 13 MP e un sensore macro da 5 MP.

Anche se ci sono delle evidenti differenze dal punto di vista hardware per quanto concerne i sensori fotografici (dovuto al fatto che il SoC è lo Snapdragon Gen 1 di Qualcomm per entrambi), Xiaomi 12 mette a disposizione lo stesso tipo di registrazioni video del fratello maggiore, ossia in 8K a 24 fps o 4K a 60 fps con supporto all’HDR10+.

In definitiva, nel test che ha condotto DXOMARK, il nuovo dispositivo di casa Xiaomi ha totalizzato 123 punti, quindi si parla di un passo indietro rispetto all’11. I punti sono divisi in 51 per la parte fotografica e di zoom e 95 per quanto concerne la capacità video. Conquista quindi il 33° posto nella graduatoria e concorre con il Samsun Galaxy S22, anch’egli in voga attualmente.

Risultati test DXOMARK Xiaomi 12

Per quanto concerne la resa fotografica, DXOMARK premia, in generale, la buona esposizione e il bilanciamento del bianco ma evidenzia qualche criticità in condizioni di forte illuminazione, con scatti che potrebbero tendere al blu. Il portale premia anche esposizione, colore e messa a fuoco sia della camera ultra-grandangolare che durante le riprese video; di queste, viene apprezzata la stabilizzazione.

I tasti dolenti, invece, arrivano soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione: gli scatti in notturna appaiono sottoesposti, con un po’ di rumore e poco dettaglio, fattore comune anche per i video nelle medesime condizioni. Non benissimo anche l’effetto bokeh che sfoca in maniera innaturale il soggetto.

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