L’Esa mette a punto una ambiziosa missione di studio su Giove e le sue lune, partenza prevista per il 2023.

Giove: l’attenzione è rivolta in particolare alle sue lune

Un viaggio lungo 8 anni che porterà la missione Jiuce, dell’agenzia spaziale europea, verso Giove.

La partenza è prevista nel 2023 e dovrebbe arrivare a destinazione nel 2031.

Sicuramente un tempo molto diverso dalle missioni a cui siamo abituati, come sulla Luna dove occorrono appena 3 giorni di tempo o su Marte che nel migliore delle ipotesi è distante appena 6 mesi.

Giove da molti anni è sotto la lente di ingrandimento degli scienziati, in particolare destano interesse le sue lune.

La domanda cruciale rimane sempre una: c’è vita o luoghi adatti ad ospitarla nel nostro sistema solare?

La risposta potrebbe venire da Europa, dove si ipotizza un oceano di acqua liquida sotto l’imponente strato ghiacciato superficiale. Anche Ganimede ha attirato l’attenzione degli astronomi, che cercano di capire se sia effettivamente presente una magnetosfera.

La missione prevede inoltre 21 sorvoli ravvicinati su Callisto.

Le informazioni che dovrebbe riportare la spedizione saranno di importanza cruciale per svelare nuovi dati, utili alla progettazione di future missioni mirate.

La partenza come anticipato sarà nel 2023, ed effettuerà diverse orbite intorno alla Terra e al Sole per far acquisire la giusta velocità alla sonda attraverso la tecnica della fionda gravitazionale.

Cercando di spiegare il concetto in maniera semplice, questo metodo sfrutta la gravità dei pianeti per accelerare, sganciandosi all’ultimo dall’orbita a una velocità incredibile in direzione di Giove. La preparazione della fionda gravitazionale durerà diversi anni e soltanto gli ultimi tre costituiranno il viaggio vero e proprio verso il gigante gassoso, ovvero tra il 2029 e il 2031.

Fatte tutte le osservazioni e le orbite necessarie alla raccolta dati, la sonda terminerà la missione con uno schianto indotto sulla superficie di Ganimede nel 2035.

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