Ucraina: criminali senza pietà, ora la truffa si cela anche nelle donazioni per l'Ucraina

I truffatori spesso non hanno cuore né coscienza: stavolta per rubare hanno utilizzato un pretesto fin troppo recente. Più in particolare, costoro si stanno ampliamente approfittando delle donazioni a favore dell’Ucraina per agire in cattiva fede.

La Polizia di Stato quindi invita i cittadini a fare attenzione e a rivolgersi alla Polizia Postale o di collegarsi al suo sito.  «L’emergenza umanitaria – spiegano appunto le figure autoritarie – sta generando una forte spinta di cittadini e associazioni ad effettuare donazioni e a dare disponibilità di accoglienza in favore del popolo ucraino. La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web, constatando tentativi di truffa prevalentemente attraverso l’utilizzo di sistemi di messaggistica istantanea».

Ucraina: l’avviso della Polizia

La Polizia consiglia: «Le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali. Pur essendo possibile che una raccolta fondi non autorizzata possa poi effettivamente giungere al destinatario indicato, è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili. In caso di dubbio contattare gli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni sul territorio, facilmente rintracciabili sul web o rivolgersi al sito ufficiale della Polizia Postale e delle Comunicazioni www.commissariatodips.it per chiedere informazioni».

Parlando invece di cose reali, per offrire sostegno potrete rivolgervi a “Dona con fiducia”, una raccolta di 40 organizzazioni attive nell’accoglienza e nel soccorso: dalla Croce Rossa ad Action Aid, dall’Unicef a Soleterre, dall’Unhcr a Medici senza frontiere, da Save The Children alla Caritas e Sant’Egidio.

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