Incalza la protesta per il caro carburante, arriva un decisione clamorosa di BRT, GLS e SDA con il blocco delle consegne in alcune località.

BRT, GLS e SDA: blocco corrieri in Sardegna

La decisione arrivata poco fa, unanime, da parte dei principali corrieri italiani a causa delle proteste che incalzano.

In tutta Italia sono stati annunciati diversi scioperi dei trasporti per il caro carburante, che incide in maniera significativa sui costi delle aziende.

In particolare in Sardegna si assiste a una situazione infuocata, con presidi di blocco e rallentamenti nei principali porti, da parte dei camionisti che chiedono una soluzione del governo.

Per questo motivo BRT, GLS e SDA hanno interrotto le consegne su tutta l’isola, fino a quando la situazione non migliorerà.

Numerosi i disagi annunciati da chi opera a livello nazionale, come l’azienda ‘Niedittas’ che si occupa di viticoltura e molluschicoltura esportando in tutta la penisola, che oggi si è vista costretta a buttare ben 17 quintali di cozze e vongole.

Danni incalcolabili anche per il settore agropastorale, dove i mangimi scarseggiano e i pochi a disposizione hanno raggiunto prezzi proibitivi.

I grossisti di frutta e verdura sono in grande difficoltà con gli approvvigionamenti, a causa dei tir carichi di merce deperibile bloccati negli scali.

Il governo al momento è al lavoro per cercare di risolvere, almeno in parte, gli aumenti delle ultime settimane. L’ultima bozza del decreto in cantiere, che dovrebbe essere diramato venerdì 18 marzo 2022, parla di un taglio di 20 cent su benzina e gasolio.

Il provvedimento però sarà attivo soltanto per tre mesi. Uno “sconto” possibile grazie alla copertura dell’extragettito dell’IVA.

 

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