Meta afferma “Non abbiamo, assolutamente, minacciato di ritirare le nostre piattaforme dall’Unione Europea”.

Un discordo riferito agli obblighi di legge

 

”Meta non vuole e non minaccia di lasciare l’Europa, e qualsiasi segnalazione a riguardo semplicemente non è vera”- si legge nel messaggio.

La società sottolinea che, come tutte le altre società quotate, sono legalmente obbligate a essere aperte sui rischi significativi con i propri investitori.

– ”Se non possiamo usufruire di termini di utilizzo standardizzati o trovare altri modi legali per spostare i dati degli utenti, dall’Europa agli Stati Uniti, probabilmente non saremo in grado di offrire più dei nostri servizi in Europa, come Facebook e Instagram, ha scritto Meta nella relazione annuale presentata all’inizio di questa settimana.

 

Meta: Servono regole chiare e globali

 

Meta afferma che, come altre aziende del settore, dipende dalle leggi regolanti il trasferimento di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per gestire i propri servizi globali.

Tali leggi, vanno a regolamentare il servizio negli stati del mondo dove Meta opera e offre i suoi prodotti.

-”Le aziende hanno bisogno di regole globali chiare, per proteggere i flussi di dati transatlantici. Come altre aziende che operano in un’ampia gamma di settori, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto. Ci sono milioni di persone e aziende che utilizzano i nostri servizi, con un trend in continuo aumento ”-, si legge nel comunicato.

Si potrebbe dire che più che una minaccia di addio parrebbe una richiesta di aiuto ed incentivo alla collaborazione tra il parlamento Europea e le grandi aziende.

Aziende che si ritrovano a gestire database con dati di milioni di utenti dovendone garantire privacy e gestione in termine di legge.

Per il momento potremmo dire che i fans dei social, Facebook e Instagram, possono dormire sonni tranquilli. Attualmente, non corriamo il rischio di svegliarci domattina e vedere scomparse le App in Europa.

 

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