TelemarketingSebbene gli strumenti per limitare le fastidiose chiamate di telemarketing non manchino le aziende trovano sempre nuovi escamotage per raggiungerci a tutte le ore del giorno. La situazione migliora di netto con la modifica indotta al Registro Pubblico delle Opposizioni che consente ora di definire nuovi limiti allo spam.

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato a favore di una misura che consente agli utenti di tutelarsi di fronte all’invadenza degli operatori. La novità messa in risalto è quella dell’iscrizione del proprio numero di telefono alla lista da non contattare. Scopriamo le ultime novità al riguardo.

 

Registro Pubblico delle opposizioni per combattere il telemarketing aggressivo

Sebbene al momento la misura si sia limitata alla telefonia fissa è possibile intercedere al blocco del telemarketing anche per il mobile. Un paio di passaggi prima di finalizzare una manovra utile a molti di noi. Il Presidente della Repubblica deve ancora approvare. Sostanzialmente formalità prima di passare all’implementazione vera e propria prevista entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La soluzione più immediata per procedere all’iscrizione passa per il sito web. La compilazione del modulo garantisce piena immunità di fronte alle telefonate di telemarketing.

Un altro metodo passa per il numero verde gratuito 800 265 265. Tutto viene fatto in automatico chiamato dalla linea che si intende proteggere, a patto di conferire dati come codice fiscale o partite IVA.

Tramite email si può contattare l’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it ove si rende necessario allegare i moduli debitamente compilati in formato PDF reperibili al seguente indirizzo.

Ultimo sistema è quello della raccomandata postale da inviare all’indirizzo:

  • Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni – Abbonati
    Ufficio Roma Nomentano
    Casella Postale 7211
    00162 Roma (RM)
Articolo precedenteWhatsapp: ecco come spiare i vostri contatti in un solo click
Articolo successivoIntesa Sanpaolo, hacker all’assalto dei risparmi: occhio a queste truffe