IPTV e guai con la legge per tutti: ecco cosa si rischia, indaga la Guardia di Finanza

Il sistema IPTV è diventato un circolo vizioso a scapito delle aziende che sono inserite nel circuito dei servizi TV a pagamento. La Guardia di Finanza si sta adoperando in tutto il Paese allo scopo di demolire il traffico europeo viziato che rappresenta ad oggi il 60% del totale.

L’uso delle reti private di computer (VPN) contribuisce all’anonimato ed all’uso spregiudicato di servizi come Netflix, Disney+, Sky, Prime Video ed altri. Benché nasca come un sistema di protezione lo scopo di una VPN tramuta a favore di chi vuole vedere tutto spendendo pochissimo. Ma stavolta non è andata bene a coloro che si sono ritrovati con la fedina macchiata. Un’impronta indelebile che costa davavero caro.

 

IPTV: tante persone scoperte in Italia, il rischio sono multe salatissime

Non c’è luogo di salvezza per i quasi 2000 utenti identificati dalla GdF impegnata ora a rilasciare le sanzioni. Il Nucleo Fiamme Gialle sta provvedendo all’inoltro delle multe fino a 1000 Euro ciascuno.

Si dice soddisfatto delle operazioni l’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo che in un suo recente intervento fa sapere:

“L’obiettivo finale che ci siamo posti è l’azzeramento delle trasmissioni illecite, a tutela del nostro prodotto, dei licenziatari e del consumatore che si abbona ai servizi pay perché’ l’industria del calcio non può tollerare questo sottobosco malavitoso che drena risorse al sistema. I recenti provvedimenti emessi da diversi Tribunali, in particolare quello di Milano, ci confermano che stiamo agendo nella giusta direzione e grazie alla stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine abbiamo raggiunto risultati che nessun’altra Lega di calcio in Europa è riuscita ad ottenere negli ultimi mesi”.

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