messico benzina

Il Messico prevede di fermare le esportazioni di petrolio greggio nel 2023 come parte dell’obiettivo per l’autosufficienza nella produzione di carburante del presidente Andres Manuel Lopez Obrador.

Petroleos Mexicanos, il produttore statale messicano noto come Pemex, ridurrà le esportazioni giornaliere di greggio il prossimo anno di oltre la metà a 435.000 barili prima di eliminare gradualmente le vendite ai clienti esteri l’anno successivo, ha dichiarato l’amministratore delegato Octavio Romero durante una conferenza stampa martedì.

L’ambizioso sforzo fa parte della spinta di Lopez Obrador per espandere la produzione nazionale di benzina e diesel che il Messico ora acquista principalmente dalle raffinerie statunitensi. Come molte delle principali nazioni produttrici di petrolio, il Messico non ha la capacità di trasformazione per convertire la sua generosità di petrolio in combustibili e altri prodotti finali.

Se mantenuto, l’impegno di Pemex segnerà l’uscita dai mercati petroliferi internazionali di uno dei suoi attori più importanti degli ultimi decenni. Al suo apice nel 2004, Pemex ha esportato quasi 1,9 milioni di barili al giorno alle raffinerie dal Giappone all’India e ha partecipato alle riunioni dell’OPEC come osservatore.

La decisione finale

Nonostante l’impegno, abbondano le domande sul fatto che lo stato possa raggiungere il suo obiettivo e molti mettono in dubbio questa logica. La società si sta assumendo un debito di 113 miliardi di dollari che è più grande di quello di qualsiasi altro esploratore di petrolio al mondo.

Lo scetticismo sulla capacità di Pemex di raffinare tutta la propria produzione di greggio deriva dai pessimi risultati operativi e di sicurezza dell’azienda. Le raffinerie Pemex operano a una frazione della capacità da mezzo decennio, dopo anni di sottoinvestimenti e mancanza di manutenzione.

Al contrario, le raffinerie statunitensi operano in genere a più del 90% della capacità; anche durante il peggior crollo della domanda di energia causato dalla pandemia, i produttori di carburante americani stavano sfornando quasi il 70%.

Pemex prevede di portare Dos Bocas online il prossimo anno, anche se è improbabile che la piena operatività sia prevista fino al 2023 a causa del superamento dei costi e dei ritardi nella costruzione. La raffineria nel sobborgo di Houston di Deer Park è classificata da Pemex come parte del suo sistema di raffinazione nazionale nonostante la sua posizione a nord del confine con gli Stati Uniti.

Articolo precedenteEcco la classifica finale delle app più scaricate nel 2021
Articolo successivoTrony: smartphone scontati del 50% solo oggi, ecco l’elenco