Elon Musk ha affermato di non voler creare troppe aspettative ma è “sempre più fiducioso” che la sua startup Neuralink installerà per la prima volta microchip negli esseri umani entro il 2022.

Il miliardario si è definito “cautamente ottimista” sul fatto che gli impianti possano ripristinare la funzionalità di tutto il corpo per tetraplegici. Aggiunge che gli standard dell’azienda per l’impianto del dispositivo sono superiori a quelli richiesti dalla FDA. “Penso che abbiamo una possibilità con Neuralink di ripristinare la funzionalità di tutto il corpo se si ha una lesione al midollo spinale“, spiega Musk.

“Non voglio alimentare speranze irragionevolmente, ma sono sempre più convinto che si possa fare”, prosegue. Ad aprile, la startup ha rilasciato un video di una scimmia di nome Pager che grazie al chip era in grado di giocare ai videogiochi usando solo la mente. I due chip impiantati nel cranio inviano segnali cerebrali attraverso un dispositivo di trasmissione di 1.024 elettrodi. Questi segnali vengono decodificati e calibrati per prevedere le intenzioni di chi indossa il microchip.

Neuralink: obiettivo di impiantare i primi chip negli esseri umani entro il 2022

Dopo sei settimane di pratica, la scimmia nella fase sperimentale ha imparato a giocare a Pong, il classico videogioco degli anni ’70. Dopo l’uscita del video della scimmia intenta a giocare, Musk ha twittato che i primi prodotti Neuralink avrebbero consentito a qualcuno con paralisi di usare uno smartphone con la mente “più velocemente di qualcuno che usa i pollici”, con versioni successive che avrebbero aiutato “i paraplegici a camminare di nuovo”.

Ad agosto, l’anno scorso, la società ha pubblicato un video di un maiale di nome Gertrude a cui è stato impiantato chirurgicamente un dispositivo di monitoraggio. Quest’ultimo ha consentito di registrare la sua attività cerebrale in tempo reale. Questi esperimenti, dichiara la startup, sono i primi passi. Un giorno potrebbero consentire alle persone con paralisi di utilizzare facilmente computer e dispositivi utilizzando solo la loro attività neurale. “Non sto assolutamente dicendo che possiamo sicuramente farlo, ma sono sempre più fiducioso che sia possibile”, precisa Musk.

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