pfizer-moderna-rischi-infezione-cuore-vaccino

Il vaccino Pfizer continua ad essere il farmaco sui cui si basa la campagna di immunizzazione contro il Covid in Italia ed in Europa. Proprio in questi giorni molti cittadini sono chiamati ad un ulteriore richiamo, con la cosiddetta terza dose o dose “booster”, somministrata a cinque mesi di distanza dall’ultima inoculazione.

 

Pfizer, in inverno una nuova versione del vaccino

La campagna per le terze dosi di Pfizer già ha avuto inizio lo scorso mese di Settembre, con la priorità garantita a tutti i cittadini in condizioni di particolari fragilità: tra questi i portatori di malattie pregresse, gli anziani e gli ospiti delle RSA. Da fine Novembre, invece, la terza dose di Pfizer è garantita a tutta la popolazione adulta, una necessità anche a causa dell’insorgenza di ulteriori varianti del virus.

Come noto, da qualche settimana la variante Omicron, isolata per la prima volta in Sudafrica, sta spaventando la comunità scientifica. Gli esperti hanno isolato un importante numero di mutazioni per questa variante, rispetto alla precedente variante Delta. Ancora non si hanno notizie circa l’efficacia degli attuali vaccini, tra cui anche Pfizer, con Omicron. Le possibilità di modifica per il codice genetico del vaccino sono quindi concrete.

Pfizer è già al lavoro per “aggiornare” il suo attuale farmaco alla variante Omicron. Anche se per ora non è confermata un’alta pericolosità della variante anche solo rispetto a Delta, avere un vaccino in grado di coprire tutte le varianti resta una priorità per evitare la diffusione del virus. La nuova versione di Pfizer sarà pronta entro Febbraio 2022.

Articolo precedenteCovid 19, non solo vaccini: monoclonali sempre più efficaci
Articolo successivoCoop e Ipercoop: sconti assurdi con le offerte del volantino