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Gli esperti di Pfizer stanno lavorando a possibile e future modifiche del vaccino, per adattare il siero anti Covid alla nuova variante Omicron, il cui primo ceppo deriva dal Sudafrica. Casi di variante Omicron già sono stati registrati in molte regioni d’Italia, ma anche in Europa e negli USA.

 

Pfizer e la variante Omicron, le possibili modifiche al vaccino

La comunità scientifica ad oggi non possiede ancora dati a sufficienza per sapere se l’attuale formula del vaccino protegge contro Omicron. A destare qualche sospetto è la quantità ingente di mutazioni nel codice della variante Omicron, anche a discapito di Delta che resta la variante preponderante in larga parte d’Europa.

I lavori per le modifiche di Pfizer non dovrebbero durare a lungo. In base anche alle ultime dichiarazioni della casa farmaceutica, la nuova formula del siero potrebbe essere pronta già a partire da fine Gennaio.

Nel mentre, in Italia la campagna di vaccinazione contro il Covid prosegue anche con l’operazione delle terze dosi. Molti cittadini hanno ricevuto proprio nel corso di questi ultimi giorni la cosiddetta dose “booster”. Le somministrazioni riguardano ora non soltanto fragili e anziani, ma tutta la popolazione degli over 18. 

A partire da Dicembre, il Ministero della Salute consiglia ai cittadini di provvedere con la somministrazione della terza dose a non più cinque mesi di distanza dalla ricezione della seconda. L’obiettivo infatti è quello di proteggere quanto più possibile gran parte della popolazione, in vista del prossimo inverno in cui si potrebbe avere un nuovo aumento dei contagi.

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